Il Governo italiano vara il decreto del dopo-Catania
mercoledì 7 febbraio 2007
Il Governo italiano ha varato questa sera il decreto legge anti violenza per contrastare atti come quelli di venerdì scorso a Catania. Il consiglio dei ministri, riunito d'urgenza, ha licenziato un testo di tredici articoli e quindici pagine, contenenti norme più dure del previsto. Muro contro muro con i presidenti delle società di calcio, che ieri avevano richiesto che non si chiudessero gli stadi fuori norma: il governo ha infatti ribadito di non volere più concedere deroghe agli stadi non in norma. Questo vale per moltissimi stadi italiani, compresi lo stadio "Giuseppe Meazza" di Milano e lo stadio "San Paolo" di Napoli (elenco degli stadi in norma e non).
Fra le novità non annunciate, il divieto di possesso di razzi, fumogeni e petardi nelle 24 ore precedenti, durante e nelle 24 ore successive alla partita: per i trasgressori sono previste pene severe. I club non potranno assumere steward con precedenti penali, mentre il reato di resistenza a pubblico ufficiale sarà punito più severamente, con pene dai 5 ai 15 anni. Aumentata anche la flagranza di reato differita, che passa da 36 a 48 ore, come annunciato in precedenza. Saranno inoltre vietate le gare in notturna, mentre le gare di febbraio verranno tutte giocate tutte alla luce del sole.
I presidenti dei club di calcio non si arrestano: chiederanno che vengano ammessi allo stadio almeno gli utenti abbonati, ma dovranno scontrarsi con il pugno duro del ministro dell'Interno Giuliano Amato. Probabile, quindi, che si mettano all'opera per mettere a norma gli impianti.
Fonti
- «Ecco il decreto: confermate le porte chiuse, vietato anche il possesso di petardi» – la Repubblica, 7 febbraio 2007.