Wikinotizie:Bar/Idee sparse


Idee sparse


Mi chiedo se ritenete ragionevole, e possibile, avviare delle iniziative di contatto con i lettori e aggiungere le rubriche tipiche dei giornali generalisti. Vado elencare delle idee in ordine sparso, ricordando che è probabile che wikimedia Italia potrebbe forse aiutare nella realizzazione di alcune di queste iniziative nel caso fossero necessarie risorse monetarie o di altro tipo. (NB non sto parlando a nome di WMI, pur essendone socio, sto solo facendo una supposizione)

Mi scuso sin d'ora se stessi proponendo attività già in corso, di cui non sono a conoscenza o attivita non attuabili.

  • lettere al giornale (posta del cuore, lettere al direttore, lettere al giornale...)
  • concorsi a premi (con in palio uno dei gadget della wmi ad esempio)
  • film in programmazione, critiche agli stessi
  • programmazione tv, critiche alla stessa
  • gossip
  • vignetta del giorno (settimana, mese, quel che è)

DracoRoboter 16:13, 16 set 2007 (CEST) Corsivo[rispondi]

Punto per punto:
  • può essere un'idea (tolte le lettere al direttore, visto che non ce l'abbiamo). Il rischio, IMHO, è di finire nel POV;
  • abbiamo bisogno di delucidazioni legali (i vari aut. min. ric. mi spaventano un po');
  • la programmazione tv è un'altra buona idea, ma richiede impegno costante (quotidiano) che non può essere garantito, poi non so se c'è bisogno di qualche autorizzazione;
  • c'è già la Gossip;
  • chi la disegna?
Tutte buone idee, sottolineo, il problema è organizzarsi, anche a livello legale. --Toocome ti chiami? 18:35, 16 set 2007 (CEST)[rispondi]

Mmhh... problemi di tre tipi quindi

  • legali
  • organizzativi (chi si occupa di cosa)
  • POV

I primi due sono potenzialmente risolvibili. Il terzo temo che più che un pericolo è un tema da affrontare: una lettera con un autore, o una risposta alla stessa, è POV per definizione. Non credo si possa evitarlo.

DracoRoboter 18:43, 16 set 2007 (CEST)[rispondi]

Già che ci sono vado anche io punto per punto:

  1. Gli inglesi hanno le "opinions", e una lettera all'amministratore sarebbe di poco successo, però magari, se trasformata in lettera aperta sul quale discutere per trovare nuovi spunti, magari andrebbe bene
  2. Non mi affascinano i concorsi, e poi, chi li mette i premi e che premi doniamo? Una volta a Napoli c'era un altare con sacro capello di Maradona...noi che mettiamo, sacro capello del Tooby? ;)
  3. Anche i film, finiamo per diventare l'Internet Movie Database
  4. Critica sul programma del giorno stile: la Maria de Filippi peggiora ogni anno oppure Superquark ci parla dell'evoluzione nel campo medico?
  5. quoto Tooby
  6. Più mensile che giornaliera...dobbiamo indire un concorso o chiedere a Giannelli di smettere di lavorare per il Corsera e venire da noi?

Le idee non sono male, ma gli impedimenti, in alcuni dei sei punti, sono decisamente limitativi e difficili da aggirare nel rispetto della legge. --Stefano talk 18:53, 16 set 2007 (CEST)[rispondi]

  • Prima di affermare che i problemi legali sono irrisolvibili bisognerebbe provare (almeno) a chiedere.
  • Io metterei in palio (come suggerivo anche sopra) uno di questi.
  • Secondo me se pubblicizzassimo il fatto che cerchiamo vignettisti di belle speranze qualcuno lo troveremmo.

Sul resto come volete, del resto erano idee sparse, se riesco a metterene in pratica anche solo una sarò contento. :)

DracoRoboter 19:11, 16 set 2007 (CEST)[rispondi]

Rientro: l'idea di mettere come premi i gadget è buona, il problema è solo legale in quel caso e dobbiamo informarci prima di andare avanti. Per quanto riguarda i film, non rischiamo di diventare l'IMDB, al massimo diventiamo TV Sorrisi e Canzoni. Sulle vignette un'idea ce l'ho, abbiate fede. :) --Toocome ti chiami? 19:34, 16 set 2007 (CEST)[rispondi]
Anzitutto ringrazio DracoRoboter per i tanti spunti che ci ha offerti. A prescindere dai contenuti - nel merito dei quali entro subito - mi ha fatto piacere leggere questa "sventagliata" di idee!
  • Le "lettere al direttore" o come diversamente dette non sono un problema ma sono "il" problema. Lasciare un canale aperto alle idee dei lettori da un lato incrementerebbe molto l'interattività del progetto ma dall'altro ci esporrebbe a dover fare i conti, continuamente, con testi che, per loro natura, esprimono il punto di vista di chi li scrive (né avrebbe senso pretendere che tali testi fossero oggettivi e/o neutrali), con conseguente attività censoria da parte degli amministratori. Allo stato, a mio avviso, l'idea - pur bella, nella sostanza - andrebbe ahimé accantonata...
  • Il concorso a premi, invece, è una figata (if I may say so...!). Le giuste perplessità, di carattere legale, possono essere sciolte. In questo senso, m'impegno a fare il punto della situazione.
  • Sulla programmazione cinematografica, non vedo rischi di "doppioni" (ce ne sono tanti, in Rete, e non costituiscono un problema! Anche perché ciascun sito ha proprie caratteristiche peculiari che, nell'unità dei contenuti di fondo, consente di differenziare l'uno dall'altro). Piuttosto ho il timore che si potrebbe creare uno spazio troppo statico e privo di aggiornamenti frequenti (come il mercato cinematografico richiede...). In ogni caso, nulla vieta di pubblicare, già da ora, articoli sull'argomento. Sulla possibilità di pubblicare critiche sulle pellicole proiettate nei nostri cinema, il rischio è sempre quello del POV...
  • Per il gossip, quoto Tooby (mi pare che - tempo addietro - si sia anche discusso di questa categoria al bar)
  • Con riferimento ai vignettisti, quoto DracoRoboter: un bel "concorso" potrebbe fare emergere penne (e matite!) valide. E peraltro nulla vieta che gli autori siano più di uno. Certo: anche in questo caso avremo a che fare con l'annosa questione del POV... In ogni caso, sono curioso di sapere cos'ha partorito la fervida mente toobiana! --Wappi76 16:14, 17 set 2007 (CEST)[rispondi]

Wikiconcorso a premi

Per quanto riguardo un concorso, il probelma non è solo la richiesta di un'autorizzazione, quanto piuttosto che dovrebbe esistere una società organizzazione che lo bandisce. A meno che il concorso non sia fatto da un privato (ma non so se questo sia possibile visto che per avere un'autorizzazione occorre indicare numero di partita iva e iscrizione alla camera di commercio i. a.). Qui sta sotto un problema ben più serio che è che non esiste alcuna organizzazione dietro Wikinotizie, ma solo delle persone che usufruiscono di questo servizio (e che nessuno sostenga il contrario altrimenti gli toccherebbe far fronte ad una tonnellata di adempimenti burocratici e spese per nulla indifferenti). Ho intravisto che la wikinews inglese ha proposto la creazione di un'organizzazione (ma mi sono presto stancato di leggere, era troppo lungo). In ogni caso la questione sarebbe chiaramente fuoriluogo in Italia (già non capisco chi mai potrebbe assumersi la responsabilità negli USA, figuriamoci in Italia, dove occorre perfino nominare un direttore iscritto all'(assurdo) albo dei giornalisti. (assurdo è un mio commento personale, nel senso che non capisco a cosa serva un tale albo e in che modo sia diverso da una coorporazione) -- AnyFile 16:49, 17 set 2007 (CEST)[rispondi]
Un dettaglio, l'autorizzazione (o la comunicazione che la sostituisce), mi pare sia necessaria solo se ci sono dei premi in palio. Nessuna autorizzazione (o cose simili sostitutive) dovrebbero essere richieste se non ci sono premi in palio. -- 16:49, 17 set 2007 (CEST)
Essendo gadget WMI, l'organizzazione che potrebbe "prestare" la partita IVA potrebbe essere lei. --Toocome ti chiami? 18:49, 17 set 2007 (CEST)[rispondi]
Alle manifestazioni a premio si applica il DPR 26 ottobre 2001, n. 430 [1]. A mente dell'art. 5 del Decreto, i soggetti legittimati a promuovere manifestazioni a premio sono imprese produttrici o commerciali fornitrici o distributrici dei beni o dei servizi promozionati, nonché le organizzazioni rappresentative dell’associazionismo economico tra imprese costituite sotto forma di consorzi e di società anche cooperative. Pare, quindi, che soggetti non commerciali non possano organizzare manifestazioni di questo tipo, a meno che tali soggetti non si avvalgano di agenzie di promozione od operatori professionali a rappresentarli in tutti gli adempimenti amministrativi relativi alla manifestazione (comma 3). Chiaramente tali agenzie non lavorano pro bono... ;-) La procedura da seguire non sarebbe difficile: comunicazione al Ministero delle attività produttive («Direzione generale per l'armonizzazione del mercato e la tutela dei consumatori» - sic!), allegando copia del regolamento e attestazione del versamento della cauzione (pari al 100% del valore dei premi messi in palio). L'individuazione dei vincitori deve essere effettuata alla presenza di un notaio o da un «responsabile della tutela del consumatore e della fede pubblica» nominato dalla CCIAA competente per territorio (altra gente che non lavora "a gratis": per la richiesta del funzionario camerale di Milano [2] si spendono dai 60 ai 525 euro + IVA). Il notaio/responsabile della tutela del consumatore e della fede pubblica deve redigere un verbale delle operazioni che, inviato al Ministero, consente lo svincolo della cauzione (sempre che si siano fatte tutte le cose in regola). Non sarebbe, quindi, una cosa impossibile da mettere in piedi (ma sono necessari ulteriori approfondimenti). Le perplessità che mi vengono in mente sono fondamentalmente due:
  • ammesso che il Presidente di Wikimedia appoggi l'iniziativa, come qualificherebbe l'Associzione nella domanda da produrre al Ministero? Le alternative sono "Impresa produttrice", "Intermediario/Grossista" e "Rivenditore/dettagliante"... (Corollario a questo dubbio: l'Associazione è iscritta alla CCIAA? Qual è il suo codice AtecoRI2002?
  • ammesso che si superi il primo dubbio, l'Associazione è in grado di far fronte alle spese del Notaio/Responsabile per la redazione del verbale di assegnazione dei premi?
Ultima nota: l'art. 6, co. 1, lett. d) del Decreto esclude però dalla sua applicazione «le manifestazioni nelle quali i premi sono costituiti da oggetti di minimo valore, sempreché la corresponsione di essi non dipenda in alcun modo dalla natura o dall'entità delle vendite alle quali le offerte stesse sono collegate»: non sarebbe quest'ultimo il nostro caso? --Wappi76 21:22, 17 set 2007 (CEST)[rispondi]
A occhio la cosa più cara che c'è sono le felpe. IMHO, un ipotetico montepremi sarebbe di 100 euro (il tutto a occhio, si tratta di fantasie visto che stiamo ragionando quasi sul nulla). Rientriamo nel minimo valore? La seconda parte però non sono riuscito a comprenderla totalmente --Toocome ti chiami? 22:36, 17 set 2007 (CEST)[rispondi]

Sulla seconda parte, essa va interpretata come segue: "Se l'organizzatore del concorso a premi, di mestiere, vende penne di plastica, del valore di eur 0,05 ciascuna, il concorso stesso è comunque soggetto a comunicazione preventiva al Ministero se la partecipazione allo stesso è subordinata al raggiungimento di un dato livello di acquisti presso l'organizzatore" (ad es.: "Puoi partecipare all'estrazione di un set di 50 delle mie penne [modesto valore] se dimostri di aver fatto acquisti per almeno 10.000 euro presso di me negli ultimi sei mesi"). Un commercialista esemplifica i premi che, posti in palio, si considerano di minimo valore: «biro, bandierine, temperini, calendari e simili». Non sono sicurissimo che sia il caso nostro... --Wappi76 23:13, 17 set 2007 (CEST)[rispondi]

Aiuto mi serve un traduttore :) Solo una cosa: se decidete che si può fare, e a quali condizioni, m iavvertite su 'pedia o via mail che così propongo bene la roba in associazione? Se ci costasse solo qualche maglietta, e qualche firma non troppo impegnativa magari, non credo ci sarebbero problemi ad accettare. Anzi... DracoRoboter 13:11, 22 set 2007 (CEST)[rispondi]
(dopo aver, faticosamente, riletto) Secondo me rientriamo nel minimo valore. Fra l'altro una delle cose in palio potrebbe essere l'iscrizione all'associazione che ha valore di mercato nulla :) DracoRoboter 13:23, 22 set 2007 (CEST)[rispondi]

La parola "concorso" è da evitare assolutamente, proprio perchè trascina con sé tutta una serie di vincoli e implicazioni legali spaventosa. Non a caso le bocciofile e le varie feste locali usano l'espressione "sottoscrizione a premi". Su come organizzare tale sottoscrizione, non saprei, comunque WMI può mettere una modica quantità di gadgets a disposizione come montepremi. Se è un concorso di qualità, già vedo fioccare accuse di scarsa trasparenza e altre amenità del genere.
Vignette = POV garantito (altrimenti non fanno ridere nessuno). Campo molto minato, IMHO. --87.9.87.17 16:37, 22 set 2007 (CEST) Paginazero non loggato[rispondi]


Estratti dal citato testo del D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430:

  • Art 1, Ic - I concorsi e le operazioni a premio di ogni specie, consistenti in promesse di premi al pubblico dirette a favorire, nel territorio dello Stato, la conoscenza di prodotti, servizi, ditte, insegne o marchi o la vendita di determinati prodotti o la prestazione di servizi, aventi, comunque, fini anche in parte commerciali, si effettuano alle condizioni e con le modalità di cui al presente titolo.
    • verificare se si tratta di fine commerciale. Di sicuro non si favorisce la conoscenza di prodotti, servizi, ditte, insegne o marchi o la vendita di determinati prodotti o la prestazione di servizi
  • Art 2, Ic - Sono considerati concorsi a premio le manifestazioni pubblicitarie in cui l'attribuzione dei premi offerti, ad uno o più partecipanti ovvero a terzi, anche senza alcuna condizione di acquisto o vendita di prodotti o servizi, dipende: ...
    • manifestazioni pubblicitarie?
  • Art 3, Ic - Sono considerate operazioni a premio, anche se il destinatario del premio è un soggetto diverso dall’acquirente il prodotto o servizio promozionato, le manifestazioni pubblicitarie che prevedono:
    • id
  • Art 6 - Art. 6 (Esclusioni)
1. Non si considerano concorsi e operazioni a premio:
a) i concorsi indetti per la produzione di opere letterarie, artistiche o scientifiche, nonché per la presentazione di progetti o studi in ambito commerciale o industriale, nei quali il conferimento del premio all'autore dell'opera prescelta ha carattere di corrispettivo di prestazione d'opera o rappresenta il riconoscimento del merito personale o un titolo d'incoraggiamento nell'interesse della collettività;
b) ...
c) ...
d) le manifestazioni nelle quali i premi sono costituiti da oggetti di minimo valore, sempreché la corresponsione di essi non dipenda in alcun modo dalla natura o dall'entità delle vendite alle quali le offerte stesse sono collegate.
e) le manifestazioni nelle quali i premi sono destinati a favore di enti od istituzioni di carattere pubblico o che abbiano finalità eminentemente sociali o benefiche.
a) più che un quiz, meglio regalare un gadget ad un nuovo utente (meno di X edit o Y giorni) che scrive un bell'articolo
d) scollegàti dalla vendita, i gadget ci rientrano
e) questo sarebbe il caso in cui in qualche concorso qualcuno decidesse di destinare le vincite a WMI. Non c'entra con la pagina, ma non è nemmeno così off-topic ;-)
  • Art. 13 - ... Ferma restando la vigente disciplina in materia di lotterie nazionali, sono, tuttavia, consentite:
    • a) le lotterie, le tombole e le pesche o banchi di beneficenza, promossi da enti morali, associazioni e comitati senza fini di lucro, aventi scopi assistenziali, culturali, ricreativi e sportivi disciplinati dagli articoli. 14 e seguenti del codice civile, e dalle organizzazioni non lucrative di utilità sociale di cui all'articolo 10, del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460, se dette manifestazioni sono necessarie per far fronte alle esigenze finanziarie degli enti stessi;
    • [cui si aggiunge l'art 14 c4:]
4. Il Prefetto vieta lo svolgimento delle manifestazioni in mancanza:
a) delle condizioni previste dal presente regolamento;
b) della necessità di ricorrere allo svolgimento della manifestazione per far fronte alle esigenze finanziarie dell'ente promotore, diverso dai partiti e movimenti politici di cui alla legge n. 2 del 1997.
posto che non si riesca a fare un concorso a premi, Natale si avvicina e la Tombola del Wikimediano farà sicuramente notizia :-) Ma se ci si riflette un po' magari si trova una forma che... rispetta la forma... ;-)

In più, da interpretazioni autorevoli apprendiamo che:

  1. Le manifestazioni a premio sono iniziative promozionali che si concretizzano attraverso lo strumento della promessa e dell’assegnazione di premi in correlazione o meno all’acquisto di un bene e/o di un servizio. [3]
  2. Non si considerano manifestazioni a premio: [4]
    i concorsi indetti esclusivamente per la produzione di opere letterarie, artistiche o scientifiche, nonché per la presentazione di progetti o studi commerciali o industriali, nei quali il conferimento del premio ha carattere di corrispettivo di prestazione d'opera o rappresenta il riconoscimento del merito personale o un titolo d'incoraggiamento nell'interesse della collettività;
    le manifestazioni nelle quali i premi siano costituiti da oggetti di minimo valore come piccoli gadgets tipo lapis, bandierine, calendari od oggetti simili ed il loro conferimento non sia condizionato alla natura o all’entità dell’acquisto;
  3. Come è noto, ai sensi dell’art. 1, comma 1, del D.P.R. n. 430/2001, lo scopo delle manifestazioni a premio è quello di "favorire la conoscenza di prodotti, servizi, ditte, insegne, marchi o la vendita di determinati prodotti o la prestazione di servizi aventi, comunque, fini anche in parte commerciali". Da quanto sopra discende che per l’assoggettabilità alla disciplina di cui al D.P.R. n. 430/2001 nell’oggetto sociale dell’attività svolta deve essere prevista la produzione o la commercializzazione di prodotti, o attività intese ad incentivare la conoscenza del marchio, dell’insegna, dei servizi, ecc., di una ditta. Pertanto, si ritiene non assoggettabile alla disciplina normativa in argomento l’iniziativa intesa a sensibilizzare l’utenza all’utilizzo della raccolta differenziata di rifiuti se questa non presenta aspetti, nemmeno in parte, di incentivazione commerciale o d’immagine, che si concretizzi in pubblicità, diretta o indiretta, di prodotti, servizi o marchi commerciali.[[5]]
  4. le manifestazioni a premio, nella forma di concorsi e operazioni a premio, debbono perseguire, solo ed esclusivamente, lo scopo, così come recita l’art. 1, c.1 del Regolamento, di promuovere “la conoscenza di prodotti, servizi, ditte, insegne o marchi o la vendita di determinati prodotti o la prestazione di servizi”. L’obiettivo dell’iniziativa premiale deve consistere nel raggiungimento di tale scopo. [...] Il gioco, cioè, potrà costituire una componente accessoria alla promozione ma non assumerne l’assoluta preponderanza sicchè il destinatario sia spinto a partecipare ad esso nel totale disinteresse della promozione. Il gioco, nell’ambito delle manifestazioni a premio, non assume altra funzione se non di stimolo all’incremento delle vendite del bene o del servizio od, anche, dell’immagine commerciale del promotore e non è funzionale a se medesimo [...] Ribadito che l’iniziativa premiale ha scopi eminentemente commerciali e che il gioco, nell’ambito di essa, ha una funzione di stimolo, [...] [6]
  • Ministero dello Sviluppo Economico. MANIFESTAZIONI A PREMIO - Assistenza: N.VERDE 800-300103 (lunedì, mercoledì e venerdì 9.30-12.30) CASELLA POSTALE per quesiti amministrativi: m.premioinfo@sviluppoeconomico.gov.it CASELLA POSTALE per quesiti utilizzo modelli elettronici: m.premiohelp@sviluppoeconomico.gov.it CASELLA POSTALE per invio modelli elettronici: m.premio@sviluppoeconomico.gov.it (utilizzare come indirizzo mittente lo stesso di quello indicato sul modello CO/1 o OP/1)

Conclusione: arrendiamoci dopo averle perse le battaglie, non prima di combatterle ;-) --Gianfranco 00:56, 23 set 2007 (CEST)[rispondi]

La mia idea era quella di fare un piccolo concorso per Firenze. Non lo so, ad esempio una serie di articoli errati, se la persona trova gli errori vince un cappellino. Forse la "riffa" va oltre e non credo possa avere molto seguito. --Ilario 10:42, 23 set 2007 (CEST)[rispondi]
Il concetto di minimo valore è molto labile purtroppo. Ho fatto una ricerca nel mio database giurisprudenziale ma non ci sono sentenze in merito; ad ogni modo, sulla ML avevo fatto un calcolo approssimativo del monte premi se si fossero premiati i primi 10, il totale veniva 66,00 euro... e direi che tale cifra può essere considerata modica.--Senpai 10:49, 23 set 2007 (CEST)[rispondi]
ehm, ho riportato interpretazioni del ministero, praticamente delle circolari... ;-) --Gianfranco 17:04, 23 set 2007 (CEST)[rispondi]
Da quello che io ho capito il citato "D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430" si applica ad operazioni relative alla promozione (conenssa con la vendita) di prodotti, operazioni fatte in uno di questi due modi (esemplifico qui, quanto mi pare di aver capito):
  • Viene incentivata la vendita di un prodotto facendo un conconrso: chi compra quel determinato prodotto entra in una lista (ad esempio compilando una cartolina) e poi tra quelli in quella lista viene estratto il vincitore di un premio predeterminato.
  • Chi acquista dei prodotti in un determinato punto vendita (tutti i prodotti in vendita o solo alcuni prodotti determinati) raccoglie dei punti, a fine raccolta i punti possono essere utilizzati (a seconda di come specificato) per avere sconti in ulteriori acquisti oppure per avere un prodotto (tra quelli specificati) senza pagarlo oppure per ottenere un prodotto di quelli specificati pagandolo solo in parte (come specificato). Insomma si tratta della raccolta punti diffusa, ad esempio, in molti supermercati.
Non mi pare che la casistica dei concorsi o dei premi si limiti a questi. Una lotteria vera e propria, immagino abbia altre norme specifiche e lo stesso i conconrsi a pronostico (una volta avevo letto le norme di quest'ultimi). Ma neanche questo esaurisce le casistica dei concorsi. Prendiamo ad esempio una gra ciclistica o un concorso per suonatori di pianoforte o un premio letterario. Non so quali regole debbano seguire, ma di certo non il citato decreto. E un concorso qui su Wikinotizie sarebbe più simile senz'altro a quest'utlimi che non ad una raccolta punti dei supermercati. Bisognerebbe però chiarire in cosa consiste il concorso. Sarebbero ad esempio ue cose ben diverse fare un concorso in cui si premia un visitatore a caso e premiare chi nel mese scrive l'articolo migliore. -- AnyFile 12:56, 23 set 2007 (CEST)[rispondi]

Ad effetti pratici non facciamo che domani al ministero arrivano venti telefonate uguali (non facciamoci riconoscere :P) quindi chi chiama? Mr. Tubi? --Gianfranco 17:04, 23 set 2007 (CEST)[rispondi]

Qui a casa non ho il telefono (come molti sanno, mi connetto via HSDPA). Mi spiace. :-( --Toocome ti chiami? 17:09, 23 set 2007 (CEST)[rispondi]

Vignette

Come avreste intenzione di organizzare l'aspetto delle vignette (qualora decidiate di promuoverne l'uso)? Mi vengono in mente alcuni tipi di vignette:

    1. ) quella satirica (e data la sua natura Pov non mi sembra adatta, a meno di un umorismo criptico; ma d'altro canto la satira è libera);
    2. ) quella illustrativa, che sostituisca delle foto irreperibili o non realizzabili (es: buco nero, giardini pensili babilonesi, ecc...);
    3. ) quella libera, nessun vincolo artistico, ma vincoli nei soggetti da raffigurare (nessun politico o meglio, nessuna persona fisica vivente ovvero morta da almeno da 70 anni; nessun personaggio di fumetti/cartoni; nessuna nuova automobile; ecc).

Poi c'è da decidere quando farne uso, cioé se fare la vignetta quotidiana, o se fare vignette per articoli già scritti, oppure se farle su diretta richiesta di un wikigiornalista per un wikivignettista.

P.S. Ma non finisce qui! Ci sarebbe da stabilire la giuria esaminatrice, il numero di quadri, che so, massimo 4, formato striscia/pagina... Geminiano