Roma: deceduto Lorenzo D'Auria, l'agente ferito in Afghanistan

giovedì 4 ottobre 2007

Lorenzo D'Auria, il militare rapito in Afghanistan, e poi ferito in seguito alla liberazione, è deceduto oggi all'ospedale militare del Celio, a Roma.

Il sottufficiale del SISMI, il servizio segreto italiano, lascia la moglie, con la quale è stato unito in articulo mortis alcuni giorni fa, e tre figli (il più piccolo dei quali di soli due anni).

Profondo il cordoglio espresso da tutte le istituzioni, ad iniziare dal presidente del consiglio Romano Prodi che, rivolgendosi alla vedova, ha detto: «Sono vicino a lei, Francesca D’Auria, e ai suoi figli in questo momento di grande dolore. La scomparsa di suo marito ferisce profondamente i nostri animi. Conserveremo sempre la sua memoria con l’affetto che si porta a un figlio caduto per tutti noi».

Attestati di partecipazione anche dal ministro degli esteri Massimo D'Alema e da Rosa Calipari, moglie di Nicola Calipari, l'agente segreto che rimase ucciso a seguito di una sparatoria da parte dei soldati americani, subito dopo la liberazione della giornalista del quotidiano il manifesto Giuliana Sgrena.

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