Elezioni regionali in Abruzzo: vince Chiodi (PdL). Crolla il PD, bene l'IdV
martedì 16 dicembre 2008
È Giovanni Chiodi, esponente del PdL (centro-destra) il nuovo presidente della Regione Abruzzo. Ha battuto gli altri 5 candidati alla presidenza, e in particolare il diretto concorrente, Carlo Costantini dell'Italia dei Valori, che rappresentava i partiti del centro-sinistra, PD incluso.
Nella tabella che segue, i risultati definitivi (1625 sezioni su 1625):
Immagine | Candidato | Partito | Coalizione | Città natale | Voto popolare | Percentuale |
Carlo Costantini | Italia dei Valori |
|
Pescara | 258.199 | 42,67 | |
Gianni Chiodi | PdL |
|
Teramo | 295.731 | 48,81 | |
Rodolfo De Laurentis | Unione di Centro | Unione di Centro | Collelongo (AQ) | 32.604 | 5,38 | |
Teodoro Buontempo | La Destra | La Destra | Carunchio (CH) | 11.514 | 1,90 |
Affluenza
Affluenza | Percentuale |
Dato definitivo (ore 15:00, 15/12/2008) | 52,98% |
Analisi del voto
Affluenza
Tutti i leader commentano con preoccupazione la scarsissima percentuale di votanti: l'ex presidente del Senato della Repubblica, Franco Marini, dichiara: «Quest'astensione così larga è un problema politico per tutti, sia per chi vince che per chi perde». Il segretario dei democratici, Walter Veltroni, dice: «Prima dei dati elettorali sono i dati dell'astensionismo a essere impressionanti. C'è stato il 30 per cento in meno di votanti rispetto alle politiche. Vuol dire che c'è malessere, stanchezza e critica anche nei nostri confronti».
Secondo Pier Ferdinando Casini, «Se il bipartitismo che si vuole costruire in Italia fosse una cosa che soddisfa gli elettori non ci sarebbe più della metà dei cittadini abruzzesi che non si sono recati alle urne. Questo è un campanello d'allarme molto pericoloso». Per l'ex premier Massimo d'Alema, «Evidentemente riflette anche la specifica vicenda abruzzese, che sicuramente ha determinato un distacco tra i cittadini e le istituzioni, ma è anche un segnale di carattere più generale: se non vota la metà dei cittadini è un problema che riguarda tutti i partiti».
Risultati
Per il Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, le cui parole vengono riferite da alcuni esponenti del PdL abruzzese, il partito di Veltroni avrebbe perso la battaglia elettorale «per essersi troppo schiacciato su Di Pietro». Il Cavaliere ha giudicato «preoccupante» l'alta percentuale di voti al leader dell'Italia dei Valori, ma ha anche lodato la «vittoria del buongoverno» del partito di centro-destra.
Interviene anche Italo Bocchino (PdL) che dichiara: «I dati elettorali dell'Abruzzo provano da un lato la bontà dell'azione governativa di questi primi mesi di legislatura e dall'altro la tendenza suicida del Partito democratico, che avendo consegnato la guida e la linea dell'opposizione a Di Pietro rischia di crollare irrimediabilmente nei consensi. C'è da augurarsi che Veltroni comprenda adesso che l'Italia ha bisogno di un'opposizione costruttiva e dialogante, pronta a lavorare assieme per riformare profondamente il paese».
Tesse le lodi del partito, ma non si dichiara "responsabile" della sconfitta Antonio Di Pietro, che riferisce: «L'IdV ha quintuplicato i suoi voti in Abruzzo. Ha vinto l'astensionismo ma chi resta veramente sconfitto è la politica che in tutta Italia e specialmente in quella regione sta dimostrando la propria incapacità nella lotta alla casta e ai suoi privilegi»
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Fonti
- «Elezioni Amministrative 2008 - Regionali» – la Repubblica, 15 dicembre 2008.
- «Elezioni Abruzzo, trionfo del Pdl Crolla l'affluenza, vota il 52,98%» – la Repubblica, 16 dicembre 2008.
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