Elezioni regionali in Abruzzo, si scatena la polemica nel PD: «Chiudere l'alleanza con Di Pietro»

martedì 16 dicembre 2008

Le elezioni regionali in Abruzzo, che hanno riconsegnato la regione alla guida del centro-destra, nella persona del neo governatore Giovanni Chiodi, stanno scatenando una dura polemica tra il Partito democratico e l'Italia dei Valori, con il primo uscito dalla tornata elettorale con un deludente 19% di voti, e con il partito di Antonio Di Pietro che ha consolidato la sua posizione con quasi il 15% delle preferenze.

Dalle colonne di Europa, il quotidiano del PD che rappresentava, precedentemente alla costituzione del partito, l'organo di stampa della Margherita, un editoriale attacca l'alleanza tra PD e IdV. Si legge: «L'ex pm gioca solo per sé. Farlo crescere all'ombra del Pd è la cosa peggiore. Ora Veltroni dev'essere conseguente con la lezione appresa: continuare a trascinare l'alleanza con Di Pietro, a ogni livello, è per il Pd un puro suicidio. Come hanno capito tutti coloro che nel tempo si sono illusi di addomesticare l'ex pm, e ce ne sono di illustri e di abili: da D'Alema a Rutelli, da Parisi a Prodi, Di Pietro ha come unica stella polare se stesso, come unica fedeltà quella alla propria avventura. Non c'è da stupirsi, ma da trarre le conseguenze». «Troppe volte l'alleanza è stata dichiarata sciolta ma la si è tenuta in piedi per paura che Di Pietro da solo possa fare al Pd ancora più male. In realtà, farlo crescere all'ombra della copertura democratica è un insulto alla cultura politica del Pd, non gli evita rovesci come quello abruzzese ed equivale a compromettere le sue chances per il futuro.»

A conclusione dell'editoriale, la possibilità che la prosecuzione dell'alleanza possa mettere in discussione la permanenza di Walter Veltroni alla segreteria del PD: «Non si vede quale prezzo più alto ci sia rispetto a quello che il Pd sta già pagando da mesi. Veltroni lo sa, perché in questa storia è in discussione anche la forza della sua leadership».

Con commenti sprezzanti, si è espresso sull'esito del voto anche l'ex governatore Ottaviano Del Turco, arrestato lo scorso 14 luglio, e le cui dimissioni hanno condotto alle elezioni anticipate: «Sono proprio felice. – ha dichiarato – È Di Pietro il vincitore, mi pare chiaro. Mi dicono che avrei contribuito, secondo Di Pietro, alla sconfitta con le ultime dichiarazioni. E cosa avrei dovuto fare?»

Per l'ex presidente, la sconfitta è «colpa di Veltroni», come domandato in un'intervista al quotidiano romano Il Messaggero: «Certamente. Solo un cieco potrebbe non vedere che è stato commesso un errore micidiale». Del Turco ha infine aggiunto di non aver votato per Carlo Costantini: «Ho espresso il mio voto, ma non ho scelto lui».

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