Discussione:Medvedev accusa gli Stati Uniti di essere la causa della crisi economica/Commenti
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Personalmente, non potrei essere meno d'accordo con il tovarisch presidente. Il Bushismo ha fatto tanti di quei danni per nessun guadagno (a parte i soliti noti: contractors, armaioli vari, appaltatori di 'ricostruzioni' etc.), che spero davvero il prossimo presidente riesca almeno a cambiare rotta. 1000 miliardi di dollari per 'vincere' in Irak causando vittime e danni inimmaginabili (tra cui il saccheggio sistematico di tutti i siti archeologici irakeni, 10.000). E al momento i Talebani ringraziano, occupando metà Afghanistan. Scott McNellan, ex-portavoce di Bush, di recente è riuscito pure a scrivere un libro in cui accusa mr. President di errori devastanti e senza mai un pentimento o un dietro-front.
Ma il problema di tutto questo è che le risorse naturali finiscono anche in Russia. Il picco di produzione del petrolio, pare che sia stato raggiunto l'anno scorso. Adesso non può che declinare; poi cosa faranno i russi? Anzi, cosa faranno in toto i 7 mld di persone del nostro piccolo pianeta? Il prezzo del petrolio era sceso fino a poco più di 120 dollari due-tre giorni fa. Ieri è zompato a 139. Pazzia: con situazioni del genere (e con le 'non soluzioni' trovate dalla FAO a Roma) cosa si potrà mai sperare per il futuro? Il medioevalismo che è implicito nelle parole di Medvedev sull'egoismo economico e tutto il resto è chiaramente una diagnosi del problema; ma ho paura che la soluzione non sia agevolata da una situazione d'instabilità economica tanto marcata come questa, in cui il 'turbo-capitalismo' inviso a Luttwak sta consumando senza freni le ultime risorse messe da parte in 4 miliardi di anni dal nostro pianeta. Quell'articoli di Repubblica 'Al buio, al freddo, a piedi' sintetizza bene il tipo di futuro che ci aspetta. Altro che le missioni su Marte di cui ciancia G.W.Bush.--Stefanomencarelli (talk) 20:15, 7 giu 2008 (CEST)