Medvedev accusa gli Stati Uniti di essere la causa della crisi economica

7 giugno 2008

Dmitrij Medvedev

Il presidente della Federazione Russa Dmitrij Medvedev ha aperto la dodicesima edizione del Forum economico di San Pietroburgo con una vera e propria stoccata agli Stati Uniti d'America ed al loro ruolo eccessivo nell'economia globale.

Medvedev ha detto: «Nel mondo si manifestano sempre più evidentemente le conseguenze del conflitto fra globalizzazione e protezionismo. Alcuni paesi vogliono proteggere la propria sovranità economica, ottenendo il massimo vantaggio per i propri cittadini, senza dividere i vantaggi coi vicini. L'egoismo economico è in crescita».

Ha poi affermato, riguardo agli USA, che «il loro ruolo formale nel sistema economico mondiale non corrisponde alle loro reali possibilità, e questo è una delle cause della crisi globale corrente. Per quanto sia grande il mercato americano e per quando sia sicuro il sistema finanziario, non sono in grado di sostituire i mercati finanziari e commerciali globali».

Medvedev ha poi indicato i due obiettivi che intende realizzare nel prossimo futuro, ovvero la trasformazione di «Mosca in un potente centro finanziario internazionale» e il rublo come «valuta leader» per la regione euroasiatica. L'obbiettivo in sostanza è di assegnare alla Russia un ruolo di primo piano nell'economia globale.

«Non per ambizioni imperialistiche, ma perché abbiamo le risorse e le capacità reali» ha sottolineato l'ex presidente di Gazprom, che ha poi continuato dicendo che «le crisi di oggi la penuria alimentare, la crescita dei prezzi per i beni di prima necessità e le catastrofi naturali che si verificano sempre più spesso dimostrano pienamente che il sistema di istituzioni globali per dirigere l'economia non corrisponde alle sfide.

Si registra un certo vuoto istituzionale. Mancano organismi internazionali per la soluzione dei problemi concreti. L'idea che un paese (gli Usa) possa prendersi il ruolo di governatore globale si è rivelata un'illusione». Ha inoltre dichiarato la disponibilità della Russia, che ha una situazione economica stabile, a lavorare insieme con gli altri Paesi per risolvere la crisi alimentare globale.

Medvedev ha proposto di tenere in Russia entro l'anno una conferenza internazionale con la partecipazione delle maggiori compagnie finanziarie e dei più noti analisti e ricercatori. Ora la Russia attende la replica di Washington.