Unione Europea: iniziati i negoziati per l'adesione della Turchia
4 ottobre 2005
Sono iniziati nella notte i negoziati per l'adesione della Turchia all'Unione Europea. Alla cerimonia dell'avvio hanno partecipato Abdullah Gül (ministro degli Esteri turco), Jack Straw (presidente di turno UE), Olli Rehn (commissario all'allargamento UE) e Javier Solana (responsabile della politica estera UE).
Il governo turco otterrà l'ammissione all'Unione Europea solo dimostrando di essere in regola con ciascuno dei 35 capitoli di adesione. Abdullah Gül ha promesso che «le riforme continueranno con più vigore che mai».
Olli Rhen, responsabile dell'allargamento nell'UE, ha detto: «Sarò a brevissimo, già in settimana, ad Ankara per incontrare le autorità turche ed avviare senza ritardi le nostre attività di monitoraggio. Entro un mese circa saremo in grado di aprire il primo capitolo negoziale sia con la Turchia, sia con la Croazia».
La Commissione compilerà regolarmente i "Rapporti di avanzamento" e il primo è atteso per il 9 novembre. Sul tavolo della discussione arriverà un dossier alla volta e non si passerà al successivo finché questo non sarà a posto. Risulta quindi determinante l'ordine con cui verranno posti gli argomenti.
Si partirà con "scienza e tecnologia" per seguire poi con "educazione e cultura", due argomenti che non dovrebbero comportare problemi per la Turchia. Seguiranno poi argomenti con un crescendo di difficoltà, fino ad arrivare ai passaggi decisivi dei diritti umani, della legislazione penale e dell'unione doganale.
Per arrivare al termine occorreranno almeno dieci o forse 15 anni. Il compito più difficile sarà comunque quello di convincere i diversi paesi europei che la Turchia sia in grado dei entrare nell'Unione Europea. Basta che anche uno solo dei paesi UE dia un "no" all'ingresso, che tutti gli sforzi turchi saranno cancellati.
Francia ed Austria hanno già in previsione un referendum in proposito. Chiare le parole di José Manuel Durão Barroso: «L'Europa deve imparare molto sulla Turchia e la Turchia deve conquistare i cuori e le menti dei cittadini europei».
Roberto Maroni, ministro del Welfare, a riguardo dell'ingresso della Turchia nella UE, ha dichiarato: «L'ingresso della Turchia in UE rappresenta un pericolo sotto tanti punti di vista e non è utile dal punto di vista sociale. Ci opporremo con tutti i mezzi».
Fonti
- «Accordo Turchia-Ue, via ai negoziati» – Corriere della Sera, 4 ottobre 2005.