Unicredit e Capitalia verso la fusione

sabato 19 maggio 2007 Due tra i maggiori gruppi bancari italiani, Unicredit e Capitalia sono agli ultimi preparativi alla fusione che creerà la prima banca dell'area Euro, la settima al mondo. Con una capitalizzazione aggregata di 100 miliardi di Euro, 170 mila dipendenti, 9.289 sportelli, 40 milioni di clienti, 40 miliardi di ricavi e 6,6 di utile.

Una superbanca che secondo alcuni analisti contattati da Bloomberg Television potrebbe creare sinergie per un miliardo di euro tra maggiori ricavi e minori costi. Risultato raggiungibile grazie anche alla complementarità delle due realtà creditizie: Unicredit presente principalmente nel Nord del paese e in Europa (Austria, Germania ed Est Europa) e Capitalia, con una forte concentrazione nel centro e nel mezzogiorno.

Alcune indiscrezioni sono già filtrate sui possibili sviluppi futuri della nuova superbanca: il nome resterà Unicredit ma la sede verrà spostata nella capitale. L'istituto opererà probabilmente con tre brand: Unicredit Banca al Nord, Banca di Roma al centro e Banco di Sicilia al sud. Le varie agenzie del nuovo gruppo potranno quindi cambiare insegna per allinearsi con le volontà dei manager. E in questo senso, Profumo, già amministratore delegato di Unicredit resterà A.D. anche nel nascente gruppo, Cesare Geronzi presidente di Capitalia sarà nominato vicepresidente senza cariche operative mentre il golden boy Matteo Arpe, A.D. di Capitalia ha già anticipato le proprie dimissioni.

Alessandro Profumo e Cesare Geronzi hanno già presentato il piano di fusione a Mario Draghi di Banca d'Italia e all'Antitrust. In questo senso se, come già anticipato, non si prevedono sovrapposizioni di sportelli, i problemi potrebbero nascere dalle attività complementari al retail banking, come gli asset management quali Fineco e Xelion o le società di assicurazioni dei due gruppi.