Una bomba sul treno fra India e Pakistan uccide almeno 66 persone
martedì 20 febbraio 2007
Verso la mezzanotte di domenica, due bombe sono esplose sul Samjhauta Express (l'Espresso della pace), un treno notturno che va da Delhi, India a Lahore, Pakistan. Almeno 66 persone sono morte. Altre due valigie sono state trovate con congegni esplosivi non detonati. Circa 13 passeggeri sono rimasti feriti, alcuni dei quali ustionati in modo serio. Secondo la polizia, l'esplosione è stata piuttosto circoscritta, ma è stata aggravata dal fuoco che si è generato. Poiché le carrozze delle classi più basse avevano i finestrini sbarrati, la gente non si è potuta mettere in salvo uscendo da essi.
Il primo ministro indiano, Manmohan Singh ha condannato l'atto come una «azione terroristica» e ha promesso di dare la caccia ai responsabili. Il governo pakistano ha a sua volta condannato l'attacco.
Il disastro arriva pochi giorni prima della visita del ministro degli esteri pakistano Khurshid Mahmud Kasuri in India per i colloqui di pace, e due settimane prima entrambi i Paesi avevano programmato un meeting per parlare di terrorismo. Il presidente pakistano Musharraf ha affermato: Noi non permetteremo a elementi che vogliono fermare il processo di pace di mettere in atto i loro piani nefasti».
Nel luglio scorso un altro attacco sui treni a Mumbai aveva ucciso 186 persone. «Questo è un sabotaggio, è un atto di terrorismo come quello di Mumbai», ha detto il ministro delle ferrovie Lalu Prasad Yadav. L'attacco giunge pochi giorni prima dell'anniversario dell'incendio sul treno Godhra, avvenuto il 27 febbraio 2002.