Tragedia di Linate: emessa la sentenza di appello

7 luglio 2006

Si è concluso il processo di appello per il disastro aereo di Linate, che causò la morte di 118 persone l'8 ottobre 2001.

Tre ore e mezza di camera di consiglio hanno portato i giudici di Milano, presieduti dal dottor Renato Caccamo, a ridimensionare il giudizio emesso dal tribunale di primo grado. Particolarmente accalorata la protesta dei familiari delle vittime alla lettura del dispositivo della sentenza, nella parte in cui ha assolto "per non aver commesso il fatto" i direttori degli aeroporti ambrosiani Francesco Federico e Vincenzo Fusco, condannati al termine del primo processo il primo a sei anni e sei mesi ed il secondo ad otto anni di reclusioni. Confermata, invece, la condanna a sei anni e sei mesi di reclusione pronunciata già in primo grado all'ex presidente dell'Ente Nazionale Assistenza al Volo, Sandro Gualano. Ridotti a tre gli otto anni di reclusione comminati a Paolo Zacchetti, il controllore in servizio alla torre al momento della tragedia.

Per i quattro imputati giudicati in primo grado secondo il rito abbreviato, la Corte d'Appello di Milano ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dalla Procura per Sandro Gasparrini (assolto in primo grado), ha confermato la pena inflitta a Fabbio Marzocca (quattro anni e quattro mesi) ed ha condannato Antonio Cavanna e Giovanni Lorenzo Grecchi a tre anni di reclusione (i due erano stati assolti in primo grado).

Le motivazioni della sentenza saranno depositate dalla corte entro novanta giorni.

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