Tour de France 2010: a Gueugnon seconda vittoria per Mark Cavendish

Gueugnon, venerdì 9 luglio 2010

Mark Cavendish fotografato il 1º luglio a Rotterdam nel corso della presentazione delle squadre partecipanti al Tour 2010

Dopo il trionfo di ieri si è ripetuto anche oggi Mark Cavendish, il velocista britannico del Team HTC-Columbia: a lui va infatti la sesta tappa in linea del Tour de France 2010, 227,5 chilometri da Montargis a Gueugnon. Un predominio netto allo sprint – battuti lo statunitense Tyler Farrar e Alessandro Petacchi – che porta così a dodici il bottino totale delle vittorie di Cavendish alle Grande Boucle. Classifiche invariate, Cancellara sempre in giallo in attesa delle montagne.

Resoconto

La tappa più lunga di questa edizione del Tour de France prendeva il via a mezzogiorno in punto dalla città sede d'arrivo di ieri, Montargis, nel dipartimento del Loiret. 227,5 i chilometri da percorrere, con quattro Gran Premi della Montagna di quarta categoria, ovvero la Côte de Bouhy, la Côte de La Chapelle-Saint-André, la Côte des Montarons e la Côte de la Croix de l'Arbre; a Saint-Fargeau, Moulins-Engilbert e Luzy anche tre traguardi intermedi per la classifica a punti. Percorso non molto vallonato.

Pochi minuti dopo il via, ancora nel primo chilometro, ecco prendere vita la classica fuga da lontano: in tre vanno in avanscoperta, sono il francese Mathieu Perget della Caisse d'Epargne, il tedesco Sebastian Lang della Omega Pharma-Lotto e lo spagnolo Rubén Pérez dell'Euskaltel-Euskadi. Partono a tutta, e dopo soli 18 chilometri dalla partenza hanno già un margine di sei minuti e 50 secondi sul gruppo. La tappa però è lunga.

Al 53º chilometro i tre raggiungono il massimo vantaggio, otto minuti tondi sugli inseguitori, i quali da lì in poi cominciano ad organizzarsi più seriamente per ridurre progressivamente il gap. Sulla Côte de Bouhy, sulla Côte de La Chapelle-Saint-André e sulla Côte des Montarons passa per primo Perget, già nove punti per lui nella classifica scalatori; nel peloton intanto a tirare è per buona parte del tempo la HTC-Columbia di Cavendish, aiutata solo dal Team Saxo Bank di Cancellara e Andy Schleck.

Ai meno 31, poco prima del traguardo intermedio di Luzy, piccola caduta nel gruppo: uno dei coinvolti è Lars Boom, ma tutti riescono a rimettersi in sella e a ripartire. Davanti hanno ormai poco più di un minuto di margine. Ai 25 dall'arrivo scatta ed esce dal gruppo Dimitri Champion dell'AG2R La Mondiale, seguito poco dopo da Anthony Charteau della Bbox Bouygues Telecom; in breve vanno a raggiungere i tre davanti formando un drappello di cinque atleti. Sulla Côte de la Croix de l'Arbre passa per primo ancora Perget (dodici punti totali, che però non bastano per soffiare la maglia a pois a Jérôme Pineau, a quota 13), seguito a circa 10-15 secondi dagli altri quattro; il gruppo è a 25 secondi.

A 19 chilometri dall'arrivo i cinque ritornano compatti, ma l'avventura dura ancora poco: il gruppone li riprende appena dopo l'arco dei meno 10. Si organizzano perciò, o provano a farlo, i treni dei velocisti, nella fattispecie la HTC-Columbia, la Lampre-Farnese Vini e la Garmin-Transitions. Alcune curve negli ultimi mille metri, ed ecco quindi Robert Hunter, Danilo Hondo e Mark Renshaw lanciare rispettivamente Farrar, Petacchi e Cavendish. Allo sprint ha la meglio quest'ultimo, uscito dalla ruota di un ottimo Renshaw solo ai meno 150 dall'arrivo; gli altri due contendenti possono invece solo accontentarsi delle piazze d'onore. Quarto è Robbie McEwen, quinto Gerald Ciolek, sesto per la terza volta consecutiva Sébastien Turgot.

Le classifiche rimangono immutate, anche se variano leggermente alcuni distacchi: i ciclisti del gruppo piazzati dalla 15ª posizione in poi, e tra essi Cancellara, vengono infatti registrati non con lo stesso tempo, ma a 3 secondi dagli altri. Thor Hushovd, decimo, difende sempre la maglia verde. Premio di combattivo di giornata al francese Mathieu Perget, uno dei tre fuggitivi di oggi. Domani è attesa una certa selezione, qualcosa potrebbe cambiare in classifica: su un percorso collinare tre sono i Gran Premi della Montagna di seconda categoria, e l'arrivo è fissato ai 1 145 metri s.l.m. della Station des Rousses.

Risultati

Classifica di tappa

Montargis > Gueugnon – 227,5 km
# Corridore Squadra Tempo
1   Mark Cavendish   HTC-Columbia 5.37'42"
2   Tyler Farrar   Garmin s.t.
3   Alessandro Petacchi   Lampre s.t.
4   Robbie McEwen   Katusha s.t.
5   Gerald Ciolek   Milram s.t.
6   Sébastien Turgot   Bbox Bouygues s.t.
7   José Joaquín Rojas   Caisse d'Ep. s.t.
8   Edvald Boasson Hagen   Sky s.t.
9   Robert Hunter   Garmin s.t.
10   Thor Hushovd   Cervélo s.t.

Classifica generale - Maglia gialla

# Corridore Squadra Tempo
1   Fabian Cancellara   Saxo Bank 28.37'30"
2   Geraint Thomas   Sky a 20"
3   Cadel Evans   BMC a 39"
4   Ryder Hesjedal   Garmin a 46"
5   Sylvain Chavanel   Quick Step a 1'01"
6   Andy Schleck   Saxo Bank a 1'09"
7   Thor Hushovd   Cervélo a 1'16"
8   Alexandre Vinokourov   Astana a 1'31"
9   Alberto Contador   Astana a 1'40"
10   Jurgen Van Den Broeck   Omega Pharma a 1'42"

Classifica a punti - Maglia verde

# Corridore Squadra Punti
1   Thor Hushovd   Cervélo 118
2   Alessandro Petacchi   Lampre 114
3   Robbie McEwen   Katusha 105
4   José Joaquín Rojas   Caisse d'Ep. 92
5   Mark Cavendish   HTC-Columbia 85

Classifica squadre - Numero giallo

# Squadra Tempo
1   Team Saxo Bank 85.56'25"
2   Garmin-Transitions a 5"
3   Sky Pro Cycling a 19"
4   Astana a 2'21"
5   BMC Racing Team a 2'50"

Classifica scalatori - Maglia a pois

# Corridore Squadra Punti
1   Jérôme Pineau   Quick Step 13
2   Mathieu Perget   Caisse d'Ep. 12
3   Sylvain Chavanel   Quick Step 8
4   Rein Taaramäe   Cofidis 8
5   Sebastian Lang   Omega Pharma 7

Classifica giovani - Maglia bianca

# Corridore Squadra Tempo
1   Geraint Thomas   Sky 28.37'50"
2   Andy Schleck   Saxo Bank a 49"
3   Roman Kreuziger   Liquigas a 2'04"
4   José Joaquín Rojas   Caisse d'Ep. a 2'12"
5   Tony Martin   HTC-Columbia a 2'15"

Premio combattività - Numero rosso

# Corridore Squadra Tempo
1   Mathieu Perget   Caisse d'Ep.

Fonti