Standard & Poor's declassa l'Italia 2005

8 agosto 2005 L'agenzia economica internazionale Standard & Poor's ha modificato il suo giudizio sulle prospettive dell'Italia da stabile a negativo.

Rimangono stabili i rating sul debito pubblico a breve e a lungo termine. I motivi di questa scelta sono basati soprattutto su motivazioni politiche. I dubbi dell'agenzia riguardano soprattutto il 2006 e gli anni successivi.

Quattro sono le motivazioni addotte per la revisione:

  1. i rischi crescenti delle finanze pubbliche italiane in un contesto di bassa crescita tra stati membri dell'Unione Europea
  2. l'esecuzione del bilancio programmato per il 2005 è soddisfacente; l'obiettivo di un deficit al 4,3% può essere realistico; dovrebbe anche proseguire il tetto del 2% alla spesa pubblica
  3. il debito pubblico dovrebbe attestarsi attorno al 110% del PIL nel 2007; difficile il raggiungimento del 101% nel 2009
  4. le divisioni politiche interne, sia nel governo sia nell'opposizione, non hanno permesso la preparazione di una strategia per correggere gli squilibri di bilancio.

Da stabile a negativo anche l'outlook di 17 enti locali nazionali.

Rimangono invariati i giudizi delle altre due agenzie economiche, Moody's e Fitch.

Nazione Standard & Poor's Moody's Fitch
Francia AAA Aaa AAA
Germania AAA Aaa AAA
Italia AA- Aa2 AA
Spagna AAA Aaa AAA

Fonti

  • Televideo, 8 agosto 2005