Sri Lanka: il bilancio delle vittime sale a 290 morti

Colombo, 22 aprile 2019

La reception del Cinnamon Grand Hotel, devastata dalle esplosioni di Pasqua.

Nella giornata di Pasqua, una serie di otto attentati suicidi ha colpito Colombo, la capitale dello Sri Lanka. Le otto esplosioni hanno ucciso 290 persone e ferito circa 500. Si contano almeno 35 cittadini stranieri fra le vittime: tre ragazzi danesi, figli del miliardario Anders Holch Povlsen, cinque cittadini britannici, un cittadino portoghese, sei cittadini indiani, due ingegneri turchi, due cittadini cinesi, due cittadini australiani, un olandese e un giapponese.

Le indagini della polizia hanno portato all'arresto di 24 persone, di cui è stata taciuta l'identità. Azzam Ameen, corrispondente della BBC a Colombo, ha riferito che secondo persone prossime alle indagini, gli attentatori potrebbero appartenere a "gruppi di estremisti radicali islamici" ed in particolare al gruppo nazionale chiamato National Thowheed Jamath.

In risposta agli attentati, il governo ha imposto un coprifuoco dalle 20:00 (14:30 GMT) fino alle 04:00 di martedì 23 aprile.

Questi attacchi terroristici sono fra i più violenti che hanno colpito lo Sri Lanka dalla fine della guerra civile che ha dilaniato il paese fra il 1983 e il 2009.