Haiti: sisma di magnitudo 7, migliaia di vittime

mercoledì 13 gennaio 2010

Sisma di Haiti
Magnitudo 7,3 ML
Nazione Haiti
Profondità 10 km
Epicentro
Data e ora 13 gennaio 2010
Città più vicina Port-au-Prince
Feriti migliaia
Morti 112.226
La mappa elaborata dallo United States Geological Survey (qui i dettagli) mostra gli effetti del sisma secondo la Scala Mercalli modificata. La zona di Port-au-Prince, la più colpita, mostra gli effetti di una scossa di grado X sulla scala Mercalli (su un totale di XII)

Sarebbero migliaia le vittime del sisma che ha colpito nella nottata Haiti, uno dei paesi più poveri dell'emisfero boreale e del mondo intero. Il sisma, di magnitudo 7,3 sulla scala Richter e seguito da almeno 30 scosse di assestamento, la più forte di magnitudo 5,9, ha raso al suolo quasi tutti gli edifici della capitale Port-au-Prince. Il primo sisma ha avuto un ipocentro (il luogo nel sottosuolo da dove si dirama la forza del terremoto) di 10 km, quindi piuttosto superficiale: proprio la bassa profondità e la grande potenza hanno favorito la devastazione che i media di tutti il mondo trasmettono con video e immagini terribili.

La situazione è estremamente confusa: tutte le comunicazioni sono interrotte, sia gli edifici che i palazzi governativi (compresa la residenza del presidente) sono crollati, e dei quattro ospedali di Port-au-Prince l'unico rimasto in piedi è al collasso per il continuo afflusso di feriti che necessitano di cure.

Allo stato attuale, sono 18 i morti confermati, tutti appartenenti alla missione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite: otto provengono dalla Cina, tre dalla Giordania e altri quattro dal Brasile. Illesi il presidente Rene' Preval e la moglie. Le due religiose disperse del Friuli-Venezia Giulia: Anna D'Angela e Olivia Pia Colussi hanno contattato telefonicamente e sono vive.

Le reazioni dal mondo

Nel corso della consueta udienza del mercoledì, Papa Benedetto XVI ha parlato dell'immane tragedia occorsa ad Haiti: «Il mio pensiero - ha dichiarato Joseph Ratzinger - va, in particolare, alla popolazione duramente colpita poche ore fa da un devastante terremoto, che ha causato gravi perdite in vite umane, un grande numero di senzatetto e di dispersi e ingenti danni materiali. Invito tutti ad unirsi alla mia preghiera al Signore per le vittime di questa catastrofe e per coloro che ne piangono la scomparsa».

Il segretario di Stato statunitense Hillary Clinton ha annunciato: «Siamo pronti a inviare mezzi civili e militari per aiutare le persone colpite dal disastro. Siamo inoltre pronti a mandare l'assistenza umanitaria necessaria».

Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha dichiarato che l'Italia «non lesinerà sforzi per essere in concreto vicina alla popolazione haitiana, e naturalmente agli italiani presenti nell’area del terremoto».

Il presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva si è detto preoccupato per gli oltre mille soldati che partecipano alla missione dell'ONU nella nazione centroamericana Minustah, composta da quasi 10.000 uomini.

L'Unione Europea ha decretato un primo stanziamento per 3 milioni di euro.

La Banca interamericana di sviluppo ha dato il via a un finanziamento di emergenza per gli aiuti pari a 200.000 $.

La CEI ha deciso di stanziare dai fondi otto per mille 2 milioni di euro.

Non ci sarebbero italiani coinvolti

Secondo quanto dichiarato dal responsabile del Ministero degli Affari Esteri, Fabrizio Romano, al momento non risulterebbero italiani tra le vittime o i feriti del terremoto. «La mancanza di informazione non vuol dire che non ce ne siano», ha però precisato Romano, dichiarando che «i connazionali iscritti all'anagrafe consolare, sono circa 180, ai quali vanno aggiunti una decina che si sono iscritti al nostro sito siamo nel mondo».«Non possiamo escludere che ce ne siano altri che non si sono registrati né al consolato né al nostro sito». Colpita la piccola comunità degli haitiani italofoni: una donna morta e un disperso, mentre sono state distrutte molte residenze della comunità situate a Petionville e Bourdon, quartieri di Port-au-Prince.

Il sisma ad Haiti era atteso

Il docente sessantasettenne all'Istituto di geologia dell'Avana, Patrick Charles, in un suo articolo del 2007 su Le Matin Haiti affermava che la capitale haitiana Port-au-Prince fosse stata costruita su una frattura della crosta terrestre. Tenendo conto dei passati e devastanti terremoti (1751 e 1771) allertava gli abitanti della capitale haitiana a prepararsi al peggio.

Fonti