Roma: Istituto Cervantes non presenterà più il libro sulla mafia che cita Berlusconi: differenze tra le versioni

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== L'annullamento della presentazione ==
Il saggio storico in questione, di oltre 500 pagine, racconta la storia della [[w:Mafia|mafia]] dall'ottocentoOttocento fino ad oggi e tratta anche alcune pericolose relazioni di [[Silvio Berlusconi]] con l'ambiente malavitoso. Pubblicato a gennaio da "''Editorial Libros''" e oggi alla terza edizione, con 5 000 copie vendute in Spagna, fu presentato un mese fa a Sergio Rodriguez, il direttore del Istituto della sede romana, che decide di organizzare la presentazione per la piccola comunità di spagnoli presenti a Roma. Dopo qualche settimana, invece, la presentazione viene annullata per "motivi tecnici".
 
Non ci fu alcun intralcio per quanto riguarda le presentazioni del libro presso gli Istituti di [[w:Madrid|Madrid]], [[w:Barcellona|Barcellona]], [[w:Bilbao|Bilbao]] e [[w:Santander (Spagna)|Santander]].
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L'Istituto Cervantes di Roma dichiara che la presentazione è solo una questione d'agenda. Mentre Agustín Galán, il portavoce dell'ambasciata spagnola, ha dato la seguente dichiarazione alla stampa iberica:
{{quote|L’Istituto Cervantes deve fare promozione culturale. Un libro sulla mafia è controverso, scomodo e il Cervantes non deve entrare in certi argomenti. È come se l’[[w:Alliance Française|Alliance Française]] presentasse a Madrid un libro sull’[[w:Euskadi Ta Askatasuna|ETA]] scritto in francese da un giornalista francese}}
Già nel maggio del 2012 l'ambasciatore spagnolo a Roma Javier Elorza ha cercato di impedire al Cervantes una presentazione d'un libro che tratta dell'ultimo decennio della dittatura [[w:Francisco Franco|franchista]], intitolato "In memoria dell'alba".
 
{{dì la tua}}