Roma: sono le ossa di Emanuela Orlandi?: differenze tra le versioni

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[[w:Emanuela Orlandi|Emanuela Orlandi]] e [[w:Mirella Gregori|Mirella Gregori]] o un'altra donna? Le ossa trovate in un edificio attiguo al Palazzo della Nunziatura vaticana potrebbero anche essere di persone diverse. Da una prima indagine, secondo quanto si apprende dall'Ansa, si tratterebbe del un corpo di una donna: questa risultanza deriverebbe dall'esame delle ossa del bacino. Gli esperti sono al lavoro, facendo comparazioni, soprattutto sul cranio e sui denti, per accertare se i resti rinvenuti appartengano a [[Emanuela Orlandi]] o a [[Mirella Gregori]], le due quindicenni scomparse a Roma nel 1983.
 
Emanuela Orlandi, era figlia di un commesso della Prefettura della Casa Pontificia: è scomparsa misteriosamente il 22 giugno 1983; frequentava una scuola di musica in piazza Santa Apollinare a Roma, indentro la [[w:Città del Vaticano|Città territoriodel Vaticano]]. Un mese prima era scomparsa un'altra ragazza romana, Mirella Gregori, studentessa e figlia dei titolari di un bar.
 
Nel corso del sopralluogo gli esperti hanno eseguito i rilievi del caso e repertato le ossa. ForseSecondo dialcune due personefonti, i resti Potrebberosarebbero appartenerestati a due persone differenti le ossa ritrovate. Secondo quanto si apprende da fonti qualificate, infatti,ritrovati durante i lavori di rifacimento del pavimento: gli operai avrebbero ritrovato uno scheletro quasi intero e, in un altro punto, altri frammenti di ossa. I testimoni del ritrovamento, cioè gli operai, sono stati già ascoltati dalla Squadra Mobile.
"Questo il loro racconto:''Stavamo scavando, avevamo tolto il pavimento, poi abbiamo visto le ossa e abbiamo dato subito l'allarme"''. Questo il racconto agli investigatori fatto dai quattro che materialmente hanno rinvenuto le ossa mentre lavoravano.
 
Secondo le indiscrezioni, questi esami difficili poichè andranno effettuare su un materiale parzialmente deteriorato, saranno affidate alla polizia scientifica, senza il ricorso a laboratori esterni e centri accademici.
Non appena ricavato il materiale genetico, esso sarà comparato con il DNA di Emanuela Orlandi, da tempo a disposizione degli investigatori, e con quello di Mirella Gregori, chegià lefornito famigliedalla hanno già fornitofamiglia. Adesso lesi duespera famiglie speranoche, dopo 35 anni, che si arrivi alla soluzione del caso.
 
I testimoni del ritrovamento, cioè i quattro operai che stavano lavorando al pavimento sotto cui si trovavano le ossa, sono stati già ascoltati dalla Squadra Mobile.
"Stavamo scavando, avevamo tolto il pavimento, poi abbiamo visto le ossa e abbiamo dato subito l'allarme". Questo il racconto agli investigatori fatto dai quattro che materialmente hanno rinvenuto le ossa mentre lavoravano.
Obiettivo degli inquirenti è ricostruire, nel mondo più dettagliato possibile, il momento e il luogo preciso del ritrovamento.I magistrati stanno procedendo per omicidio così da poter svolgere accertamenti tecnici ad ampio spettro che non sarebbero consentiti nel caso fosse ipotizzato un altro reato.
La posizione in cui le ossa si trovavano, ovvero sotto il massetto (lo strato di materiale edilizio su cui vanno messe in posa i mattoni), potrebbe far pensare a scheletri di una datazione non molto remota nel tempo, ma solo le perizie potranno dare una risposta certa.
In questo senso le indagini dovranno appurare quanti restauri, e di che tipo, si siano effettuati nella ''dipendenza'' della Nunziatura negli ultimi decenni, convocando le varie ditte, e anche gli operai impegnati in questi lavori. Inoltre, si cercherà anche di ricostruire chi ha abitato in questi locali,utilizzati dai custodi negli ultimi decenni.
I magistrati stanno procedendo per omicidio, in modo da poter svolgere accertamenti tecnici non consentiti nel caso di altri reati.
La Polizia Scientifica e la Squadra Mobile di Roma sono state delegate a mettere in atto tutti gli accertamenti necessari per stabilire l'età, il sesso e la datazione della morte dei resti.
 
Una settimana per Dna, poi comparazione Ci vorrà almeno una settimana per i risultati delle analisi sulle ossa. In primo luogo bisognerà capire, riferiscono all'AdnKronos fonti investigative, se sia possibile l'estrazione del Dna, poi sarà eseguita la datazione. Una volta estratto il Dna potrebbero allora essere fatte eventuali comparazioni. Sull'ipotesi che le ossa possano appartenere a Emanuela Orlandi gli investigatori al momento mantengono una certa cautela.
''Stamattina depositiamo una istanza per potere essere informati: certo che ogni gesto, ogni situazione, ogni ritrovamento ci mette in giusto allarme. Qualsiasi cosa pur di sapere'': - ecco quanto detto al Gr1 da Annamaria Bernardini De Pace, legale della famiglia Orlandi, dopo la notizia del ritrovamento di alcune ossa umane.
 
''Stamattina depositiamo una istanza per potere essere informati: certo che ogni gesto, ogni situazione, ogni ritrovamento ci mette in giusto allarme. Qualsiasi cosa pur di sapere'': - ecco quanto detto al Gr1 da Annamaria Bernardini De Pace, legale della famiglia Orlandi, dopo laavere notiziaappreso del ritrovamento di alcune ossa umane.
La Procura della capitale procede per omicidio e ha disposto accertamenti per cercare di individuare a chi appartengano i resti. Chi indaga allo stato vuole accertare in via preliminare se possano essere compatibili o meno con quelle di Emanuela Orlandi o Mirella Gregori, le due sedicenni scomparse nel 1983. La Polizia Scientifica e la Squadra Mobile di Roma sono state delegate a mettere in atto tutti gli accertamenti necessari per stabilire l'età, il sesso e la datazione della morte dei resti.
 
Una settimana per Dna, poi comparazione Ci vorrà almeno una settimana per i risultati delle analisi sulle ossa. In primo luogo bisognerà capire, riferiscono all'AdnKronos fonti investigative, se sia possibile l'estrazione del Dna, poi sarà eseguita la datazione. Una volta estratto il Dna potrebbero allora essere fatte eventuali comparazioni. Sull'ipotesi che le ossa possano appartenere a Emanuela Orlandi gli investigatori al momento mantengono una certa cautela.
 
Pietro Orlandi, incontra i pm: "Non è normale ossa in Nunziatura" "Al ritrovamento di queste ossa è stata subito abbinata la vicendafratello di Emanuela e di Mirella, io presumo che adesso facciano degli esami preliminari per capire intanto se si tratta di un uomo, di una donna, dell'età, poi da li forse si potrà andare avanti e magari fare una comparazione con il Dna". Lo ha detto Pietro, il fratello di Emanuela Orlandidichiarato a La Vita in Diretta.: "''La cosa che, dico la verità, mi ha colpito parecchio è che stata subito abbinata"'', ha aggiunto, "''per due motivi, intanto perché queste ossa sono state ritrovate all'interno di una Nunziatura apostolica quindi in zona extraterritoriale del Vaticano e ovviamente il Vaticano c'è sempre la questione legata a Emanuela che non si è mai spenta. Quindi probabilmente il primo riferimento è stato quello: non è normale che si trovino delle ossa umane all'interno di una Nunziatura apostolica. La speranza è sempre quella di arrivare alla verità e dare giustizia a Emanuela, io l'ho sempre cercata viva finché non ho la prova che lei veramente sia morta, ma se la verità è questa che esca fuori quanto prima, che escano fuori i responsabili perché Emanuela stava lì in quel posto. Stiamo aspettando che ci dicano qualcosa in più. Io in fondo al cuore Emanuela la penso sempre viva, sempre"''.
 
LaMaria Antonietta Gregori, sorella di Mirella, Gregoriafferma: spero''Spero sia lei. "Non voglio illudermi, voglio restare con i piedi per terra ma in cuor mio spero che quelle ossa siano di Mirella così si potrebbe mettere una parola fine a questa vicenda e io avrei un luogo dove andare a piangere e portare un fiore a mia sorella". Lo afferma Maria Antonietta Gregori, sorella della ragazza scomparsa nel 1983. "Via Po è vicinissima a dove abitavamo" Alla notizia del ritrovamento delle ossa nella Nunziatura "sono rimasta turbata perchè via Po è vicinissima a dove abitavo io con mia sorella, stavamo a Porta Pia: in dieci minuti ci si arriva", dice ancora la Gregori a "La vita in diretta"''.
Natalina Orlandi: spero siano di Emanuela "Ho pensato subito a Gildo Claps quando è stato ritrovato il corpo di Elisa. Si disse che il corpo di Elisa poteva "parlare". A "Chi l'ha visto? 11.30" parla Natalina Orlandi, sorella maggiore di Emanuela, dopo la notizia del ritrovamento di frammenti di ossa in un locale annesso alla Nunziatura Apostolica in Via Po a Roma. "Io ora ci spererei che ci fosse qualcosa che riguarda Emanuela e Mirella, così Emanuela finalmente potrebbe "parlare", dirci che cosa è successo, come è morta. Sappiamo solo che è stata portata via, non ci sono elementi che possano dirci altre cose. È stata portata via da chi? In questi 35 anni sono tanti che hanno sfruttato la parola Vaticano dietro Emanuela. Ci hanno fatto credere di tutto e non smettono di farcelo credere. Noi sappiamo solo che qualcuno l'ha presa. Il resto potrebbe dircelo il corpo. Dunque, per assurdo, spero proprio che si tratti di loro, Mirella ed Emanuela"
"Non siamo stati avvertiti da nessuno. Lo abbiamo saputo, come al solito, dai giornalisti e da voi di Chi l'ha visto?". Il Vaticano è un territorio piccolissimo, ci conosciamo tutti. Mi sarei aspettata una telefonata. Ma non erano tenuti in mancanza di notizie certe".
 
La sorella di Mirella Gregori: spero sia lei "Non voglio illudermi, voglio restare con i piedi per terra ma in cuor mio spero che quelle ossa siano di Mirella così si potrebbe mettere una parola fine a questa vicenda e io avrei un luogo dove andare a piangere e portare un fiore a mia sorella". Lo afferma Maria Antonietta Gregori, sorella della ragazza scomparsa nel 1983. "Via Po è vicinissima a dove abitavamo" Alla notizia del ritrovamento delle ossa nella Nunziatura "sono rimasta turbata perchè via Po è vicinissima a dove abitavo io con mia sorella, stavamo a Porta Pia: in dieci minuti ci si arriva", dice ancora la Gregori a "La vita in diretta".
 
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