Discussione:Un nuovo ostacolo per i giovani avvocati: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 121:
Le cose resteranno sempre a metà per Lei, perché non ha mai studiato a fondo la materia, salvo poi avere l'ardire di scrivere e scrivere e scrivere, cose che non comprenderà mai appieno per pregiudizi esiziali di fondo. Disinformazione, menzogne e calunnie Le vengono costantemente rinfacciate in tutti quegli spazi virtuali dove viene prima o poi sanzionato, a volte in modo definitivo. L'altra metà gliela ho spiegata in tutti i modi, con calcoli numerici anche troppo semplici (a proposito, nel suo "sabotaggio" delle pagine previdenziali di wikipedia, è riuscito persino nell'impresa impossibile di sbagliare la formula di capitalizzazione del montante, ma perché si ostina così?).
Ma ritorniamo alla notizia, perché vedo che continua a far finta di non capire: i giovani avvocati iscritti all'INPS, con doppia attività, ricevono, anche dai giovani colleghi a tempo pieno, un "regalo" di 3000 euro per 6 anni, e più basso per altri 2 anni. Il danno e la beffa, come li definisce, sono tutti a carico dei liberi professionisti a tempo pieno, ma sarebbe meglio chiamarla Solidarietà. Nel 99% del modo si adotta il sistema retributivo a ripartizione, non sono passati i fascisti da quelle parti.
 
== Mito da sfatare n.1 ==
 
'''"Le pensioni correnti le pagano i giovani"'''
'''Falso''', quasi sempre, vero solo se (i) il numero dei pensionati supera quello degli attivi, (ii) se il patrimonio è nullo (come nel caso dell'INPS) (iii) se è decrescente (fase di maturità), (iv) oppure se cresce stabilmente meno dell'apporto dei contributi dei giovani.
In tutti gli altri casi, ed a partire dalle casse con un basso numero di pensionati rispetto agli iscritti, i contributi dei giovani sono una voce ''marginale'' rispetto ai (i) contributi dei meno giovani, (ii) dei contributi integrativi, e (iii) dei rendimenti del patrimonio.
 
Quindi l'affermazione è più che falsa, tanto per Cassa Forense, quanto per Inarcassa, ENPAM, ecc.
Consideriamo ad esempio il [http://www.inarcassa.it/site/home/cose-inarcassa/bilanci-e-relazioni-corte-dei-conti/documento3157.html Bilancio Tecnico Attuariale 2012 di Inarcassa]
La tavola 18 dimostra che fin dal primo anno le pensioni (€ 427.765 nel 2013) sono ripagate abbondantemente da
(i) contributi integrativi (€ 363.792.000 nel 2013) +
(2) rendimento del patrimonio (€ 221.491.000 nel 2013)
 
I contributi soggettivi (€ 667.426.000 nel 2013) sono pagati solo in modesta parte dai giovani, diciamo entro i 35-40 anni (considerando giovani quelli entro 10 anni di iscrizione, rappresentano circa 1/6 del totale, ossia € 100.000.000), il resto è pagato da meno giovani ed anziani. Guardando i dati in tabella negli altri anni, ad esempio il 2062, si nota che anche in quel caso solo un 25% dei contributi soggettivi, quelli cioè che istituzionalmente servono per costruire le pensioni, serve per pagare le pensioni, quindi anche i giovani del 2062 non vedranno intaccati i propri risparmi pensionistici.
Purtroppo, la poca conoscenza dei fenomeni demografico-finanziari che sono alla base di questi calcoli, porta taluni a "sparare sentenze" senza fondamento.
Ritorna alla pagina "Un nuovo ostacolo per i giovani avvocati".