Sarà abbandonata la base italiana in Antartide nel 2005: differenze tra le versioni
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I tagli imposti dalla finanziaria del ministro [[w:Giulio Tremonti|Tremonti]], porteranno alla chiusura della base scientifica italiana in [[w:Antartide|Antartide]].
Carlo Alberto Ricci, presidente della Commissione scientifica nazione per l'Antartide, annuncia quasi incredulo: «Dall'anno prossimo abbandoneremo la base in Antartide. Senza il finanziamento di 30 milioni di euro cancellato dalla legge Finanziaria non abbiamo scelta: tagliate le risorse non si potrà lavorare». Il provvedimento metterà la parola fine alla ventennale presenza italiana nelle terre polari. La presenza italiana in Antartide è sempre stata un buon investimento sia scientifico
Il governo aveva dimostrato un atteggiamento totalmente diverso, tanto che il ministro [[w:Letizia Moratti|Letizia Moratti]] sottoscriveva il [[w:4 ottobre|4 ottobre]] scorso un piano di cooperazione decennale con il collega francese [[w:Françoise Goulard|Françoise Goulard]], che garantiva il futuro della base franco-italiana da poco sostituita, la Dome C-Concordia. Il nuovo insediamento ha un costo di 40 milioni di euro, di cui la metà sono a carico dello stato italiano. Questa nuova base dista 1200 km dalla prima base italiana costruita a [[w:Baia Terra Nova|Baia Terra Nova]] nel [[w:1985|1985]].
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