Giorgio Villella: il futuro del UAAR, wiki e l'ateismo: differenze tra le versioni
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::Io mi ricordo che 50 o 60 anni fa il parroco aveva un potere vero, attuale e pratico sulle faccende della sua comunità. Tale potere per fortuna è scomparso. La domenica non è santificata, la messa è disertata e questa tendenza sembra senza ritorno. In assoluto l'ingerenza mi sembra sempre insopportabilmente alta ma incredibilmente inferiore di quella che aveva 30, 40 o 50 anni fa. Detto ciò non ho idea dei tempi.
'''W@H''': ''Anche in questa tua visione ottimistica, dal tuo punto di vista,
::In uno stato laico ci sarà sempre più spazio per tutte queste cose, mi pare evidente che c'è una certa parte della popolazione che ne ha bisogno. C'è una tendenza, forse innata chi lo sa, a credere a cose del genere che sembra ineliminabile e per altro non è lo scopo dell'UAAR, e tanto meno mio, eliminarla. Questa parte della popolazione portata al misticismo ha il diritto di professarlo e seguire le proprie tendenze.
'''W@H''': ''Una delle critiche
::A quella parte della popolazione di cui sopra interessa solo di sentire emozionalmente le cose ed è loro diritto secondo me. No, non sarebbe peggio: ognuno è libero di fare quello che vuole. Il mio problema è solo impedire allo stato di decidere quale religione è meglio e, ovviamente, impedire che affermi che l'ateismo è peggio della religione. Fatto questo, e ottenutolo, visto che i cittadini sono tali e non sudditi possono fare ciò che vogliono e non mi interessa quello che fanno e decidono in campo religioso.
::Se una vecchietta, per dire, vuole credere che morendo raggiungerà il suo amato, bene, è suo diritto, magari la cosa la far star meglio chi lo sa. L'importante è che non infastidisca i miei figli imponendogli questa sua visione del mondo con tutti i cascami di riti, affermazioni incredibili accettate per fede e via dicendo al contorno.
=== La persona ===
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::Mio padre non andava mai a messa ed era anticlericale ma pensava fosse giusto che un bambino facesse la prima comunione, fosse battezzato e via dicendo. Mia madre era molto cattolica, o almeno così io allora credevo visto che, come scoprii in seguito, la sua cattolicità era solo di maniera, superficiale e conformista.
::Ero molto cattolico: facevo i fioretti, comunione, cresima, preghiere: insomma ero un cattolico vero e convinto. Facendo formazione per la cresima dissi a mia madre "''Mamma ho deciso che da grande voglio fare il missionario in Africa''". Mia madre mi rispose che se volevo fare il prete era anche un bene ma proprio il missionario no: era pericoloso, inoltre facendo il prete avrei potuto diventare vescovo. Ci rimasi molto male ed ebbi la prima delusione da parte di mia madre perché capii che non era una vera cristiana, disposta a morire per la sua fede, piuttosto era una conformista e riteneva altre cose più importanti.
::Il primo indizio che mi portò all'ateismo derivò da una lezione di geografia. Arrivato al collegio ci diedero un atlante e in una delle cartine c'era la distribuzione delle religioni negli stati del mondo, indicate con colori diversi. Rimasi sbalordito dal fatto che ci fossero interi continenti senza cristiani, mi dicevo: "''se ci fosse un unico Dio avrebbe dovuto rivelarsi a tutti non solo in Palestina. Perché non in Cina dove erano più avanzati tecnologicamente e socialmente e dove il suo messaggio avrebbe potuto diffondersi più facilmente?''"
::Un dio che si rivela solo a certi mi sembrava irragionevole. Del resto Saulo fu illuminato sulla via di Damasco, perché Dio non illuminava tutte le persone in quel modo? Se così fosse stato starebbe alla volontà
::Poi esistevano le altre religioni. Mi dicevo "''gli altri sono convinti che la loro religione è vera come io sono convinto della stessa cosa, e se avessero ragione gli altri? Come faccio a capirlo?''"
::Poi c'era la faccenda dei miracoli. Vivevo in un contesto sociale in cui libri, adulti, radio e società davano per scontata la realtà dei miracoli (
::Il terremoto di Messina fece 100.000 morti, di cui metà bambini. Come è possibile che un dio permetta queste cose tremende con dolori procurati durati ore o giorni?
::Ad un certo punto a scuola si erano accorti che stavo diventando ateo, perché i miei amici avevano fatto la spia e mi avevano mandato un prete con cui per un
::A quel punto quello che mi tratteneva ancora dal diventare ateo era la complessità della natura e la presenza della vita. Ero, per ignoranza fanciullesca, un fissista e pensavo che gli animali fossero stati sempre uguali a
::Il prete con cui passeggiavo, pensando che le ragioni del mio ateismo derivassero dal mio darwinismo (che io in realtà non conoscevo), me lo spiegò in poche parole precisandomi che la chiesa non era contraria.
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::L'ateismo è omologo alla religione perché si occupa delle stesse cose. Le religioni si interrogano sulle grandi questioni relative alla vita, all'inizio dell'universo e tutto quanto il resto. Tutte le religioni, però, risolvono questi problemi con atti di fede. Gli atei e gli agnostici invece affrontano questi problemi cercando di capire come stanno le cose e come funziona il mondo.
::L'ateo a mio avviso non crede, piuttosto discute, ragione e affronta i problemi tramite le categorie della scienza
::Io accetto le opinioni altrui ma senza fare atti di fede. Come la scienza non è mai sicura al 100% di quanto afferma anche io ho la stessa attitudine. Se qualche essere super intelligente dimostrasse l'esistenza di uno o più dei con ragionamento convincente, e portando dei fatti, potrei cambiare idea, così come ho cambiato idea durante la mia fanciullezza diventando ateo. La probabilità al momento mi sembra tanto piccola da poter essere considerata irrilevante.
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'''W@H''': ''Cosa pensi della differenza tra l'ateo che dà risposta negativa alla domanda "esiste un dio?" e l'agnostico che sospende il giudizio?''
::Io ho una certezza ragionevole che non ci sia alcun dio. Un po' come le giurie dei film e telefilm americani che devono essere certe, per condannare, oltre ogni ragionevole dubbio. Ecco io il ragionevole dubbio lo ho quindi concludo che Dio non esiste. Gran parte delle nostre decisioni si
::
::Non si chiede la certezza assoluta, la stessa non esiste nello studio razionale della natura. Se la si chiedesse si ricadrebbe di nuovo in una richiesta di fede, tornando al problema iniziale.
::Sto quindi dicendo che la differenza tra agnosticismo e ateismo non è di qualità ma di quantità. Al contrario le religioni fanno un salto che porta a suicidi imbottiti di dinamite, streghe bruciate, intolleranza, crudeltà, e a torturare
::Molte delle cose
::Gli atei sentono più forte la probabilità di avere ragione
=== L'UAAR e le religioni ===
'''W@H''': ''Esistono rapporti tra la Chiesa
::No con la Chiesa
::Ad esempio abbiamo avuto contatti con membri dei cattolici di base della chiesa del dissenso.
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::Delle monache americane, ad esempio, raccolgono firme per togliere il Vaticano dall'ONU. Ad esempio durante la conferenza mondiale per la popolazione il Vaticano si è battuto all'ONU contro anticoncezionali e aborto. Non essendo un vero stato non è giusto che sia lì e noi abbiamo firmato. Ci si accorda quando la cosa da difendere è la laicità dello stato.
::In un congresso nazionale sull'eutanasia a cui sono stato invitato c'erano anche i cattolici. D'Agostino, rappresentante dei cattolici, ha detto
::Nessun consenso avevano certo dato zingari, omosessuali, testimoni di Geova, ebrei e handicappati uccisi nei campi di sterminio
::L'eutanasia è quando qualcuno dice "io" voglio essere ucciso non certo quando qualcuno uccide di sua sponte persone per le sue folli idee eugenetiche o razziali.
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'''W@H''': ''Conosci wikipedia? Wikinews.''
::Si mi capita di utilizzarla facendo ricerche. Wikinews no, mai sentita mi spiace :). Io ho 71 anni ho iniziato ad usare internet solo una quindicina di anni fa
::Uso l'email tantissimo, uso Google, e facendolo incrocio wikipedia.
'''W@H''': ''Wikinews è uno dei progetti di WMF (il più famoso dei quali è wikipedia) e questa intervista è fatta appunto per tale progetto. Wiki@home è "citizen journalism", ovvero un insieme di interviste fatte da persone normali come il sottoscritto, non giornalisti, a personaggi famosi o esperti che vengono pubblicate
::Di wikipedia so poco anche se la trovo molto utile. L'UAAR si è diffusa molto grazie al suo sito, e penso che adesso
::Sono favorevole a questi sforzi e sono sicuro che ci si muove in una direzione in cui ci si scambieranno informazioni e si muoveranno informazioni con estrema facilità. E' un arricchimento il fatto che siamo tutti in contatto con tutti ed è molto meglio.
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::Difficile esprimere un giudizio: c'è il pericolo che si scrivano sciocchezze ma è un gran vantaggio che tutti possano esprimere la loro opinione e accedere a tante notizie. Non so giudicare la cosa nel suo complesso, bisognerà vedere di qui a dieci anni se questo modo di fare cultura e distribuire l'informazione avrà successo.
::Si possono distribuire anche informazioni false in questo modo. In campo
'''W@H''': ''L'idea è che il controllo reciproco diminuisca gli errori.''
::Il punto è: li diminuisce abbastanza? Questo non lo so
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