Cina, a cinque giorni dal sisma continuano le scosse d'assestamento. I morti potrebbero essere 50mila: differenze tra le versioni

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<small>Fonte: [http://en.wikipedia.org/wiki/2008_Sichuan_earthquake#Casualties 2008 Sichuan earthquake, en.wikipedia.org]
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==Ultimi aggiornamenti: danni, vittime e Lutto Nazionale==
Oggi 19 maggio, esattamente una settimana dopo il sisma, la Cina intera si è fermata per 3 minuti a memoria delle vittime. [[w:Hu Jintao|Hu Jintao]] e altri dirigenti sono apparsi in televisione nei minuti di silenzio, capo chino e fiori bianchi ai baveri delle giacche. A Tienammen, [[w:Pechino|Pechino]], miglaia sono rimasti in silenzio e poi hanno urlato 'Lunga vita alla Cina!'. E' la prima volta che la nazione si ferma per un disastro naturale. Ma questo non è un evento 'normale' in nessun senso. Persino la Fiamma olimpica, che pure è stata osteggiata nel mondo, è stata fermata per tre giorni. Non ci sono spettacoli e le bandiere sono a mezz'aria. La Cina ha dichiarato 3 giorni di lutto.
 
E la ragione è il bilancio, sempre più platealmente disastroso: attualmente si parla di 34.073 morti, ma Liu Qibao, responsabile della provincia del Sichan, ha dichiarato che le vittime potrebbero essere oltre 71.000. Nonostante che due donne sono state estratte vive dalle maceria ancora oggi, oramai le speranze per i dispersi sono pressoché nulle. La città più vicina all'epicentro è stata distrutta, con l'80% dei 10.000 abitanti perita sotto le macerie, nonostante che fosse pieno giorno (differentemente dal sisma iraniano del dicembre 2003 che distrusse Bam).
 
Ma non è facile prestare soccorso in queste zone, devastate dalle scosse e con una pioggia insistente. Oltre 200 soccorritori sono stati sepolti nelle ultime 72 ore a causa di smottamenti di fango. Soccorritori stranieri sono stati autorizzati, per esempio la Croce Rossa cinese farà coordinamento con questi.
 
Ma non è solo il bilancio delle vittime, ma anche quello dei danni che, sebbene passato in secondo piano, lascia il segno. Le scuole cinesi della zona erano al più capaci di reggere sismi di magnitudo 7, meno di quello che si è scatenato, almeno questa è la ragione fornita dai cinesi per spiegare il crollo di centinaia di scuole.
 
I danni per le cose, ma anche per quello che è intermedio tra queste e gli uomini, ovvero gli esseri viventi usati in economia, sono massicci e di forte impatto per l'intera economia cinese. Il terremoto costerà la riduzione del PIL di 0,2-0,7 punti.
 
Gli uomini non sono stati gli unici a subire il sisma: pare che gli animali (beninteso, solo considerando quelli d'allevamento) abbiano avuto 12,5 milioni di vittime, per lo più polli (su 1,5 miliardi allevati nella provincia). Distrutte coltivazioni, sistemi d'irrigazione, oltre 12.000 ettori di ortaggi, oltre 10.000 a [[w:grano|grano]], e addirittura sono a rischio 100.000 ettari di risaie (1000 km2) a causa dei danni delle irrigazioni (e la mancanza di manodopera data la catastrofe generale). La provincia fornisce il 6% del grano e il 5% degli ortaggi dell'intera Cina.
 
 
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|agenzia=Corriere della Sera
|data=17 maggio 2008}}
 
{{fonte
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|url=http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=75571
|titolo=Cina, tre giorni di lutto: salgono a 71mila le vittime
|agenzia=L'Unità
|data=19 maggio 2008}}
 
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