Spara al proprio cane perché non riusciva a tenerlo

Brindisi, 18 luglio 2006

Ieri, in provincia di Brindisi, è stato ucciso un cane, un Breton Epagneul, un cane da compagnia, tra le razze francesi più antiche del mondo.

A commettere il delitto è stato un 51enne siciliano residente a Pezze di Greco, nonché padrone del Breton, tutt'ora sotto denuncia dai Carabinieri per maltrattamento di animali, porto e detenzione di arma illegale e possesso, altrettanto illegale, di munizionamento; solo la prima accusa prevede una condanna fino a tre anni di reclusione.

I Carabinieri hanno accertato che il cane, già da tempo, era tenuto sotto custodia da un vicino del siciliano. Lo stesso giorno del delitto, però, il vicino ha dichiarato di non poter più custodire il cane per la necessità di svolgere alcuni lavori nel giardino di casa.

Il siciliano aveva preso tempo, ma, a quanto risulta agli investigatori, aveva pensato subito di passare ai fatti: la stesso sera della dichiarazione del vicino (ieri, 17 luglio 2006), quest'ultimo ha sentito dei rumori nel campo di ulivi, sotto casa, ed ha avvertito i Carabinieri. Intervenuti, i militari hanno trovato impronte e sangue vicino ad un muretto e, dragato dai Vigili del fuoco, ciò che rimaneva del Breton.

È stato accertato che il cane è stato ucciso da una calibro 22 e, successivamente a questa dichiarazione, nella casa del proprietario, sono state ritrovate alcune munizioni della stessa arma. Il padrone, ad ogni modo, ha confessato il delitto.

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