Somalia: il giallo della "Faina" continua

mercoledì 1 ottobre 2008 Il caso del mercantile "Faina" è ormai divenuto un vero e proprio giallo.

Alcune fonti riferiscono che ieri tra i pirati somali che lo scorso giovedì hanno sequestrato il cargo ucraino con a bordo armi e carri armati di fabbricazione russa non vi sarebbe stata alcuna sparatoria e che vi sarebbe pieno accordo tra gli stessi.

Fino ad oggi, come diretto interlocutore dei pirati che hanno sequestrato il cargo ucraino, è apparsa la Marina degli Stati Uniti d'America. Ora comincia a farsi largo l'intenzione della Russia, che ha interessi sul carico, di contrastare i pirati anche nelle acque territoriali e per questo sembra sia stata presentata una richiesta alle autorità somale che alcune fonti ritengono sia stata accettata. Inoltre, è quasi certo che gli armatori della nave abbiano preso contatti con i sequestratori.

Anche Il mondo marittimo italiano segue con trepidazione la vicenda, rivolgendo le sue preoccupazioni essenzialmente alla salute dell'equipaggio ed alle reazioni delle famiglie di cui, in questo sequestro, poco si fa menzione.

L'azione piratesca su questa nave, con carico militare a bordo, sta creando reazioni nel mondo politico europeo. Già vi sono una decina di nazioni del vecchio continente, che si sono dichiarate disponibili a collaborare alla creazione di una forza navale, da utilizzare per difendere le navi in transito lungo le coste del corno d'Africa.

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