Somalia: Aisha non era colpevole
martedì 4 novembre 2008
Emergono nuove informazioni sconcenrtanti riguardo il caso di Aisha, la ragazza somala fatta lapidare, la scorsa settimana, da una corte islamica presso Chisimaio. Incolpata di adulterio all'età di 23 anni, è poi risultato che la giovane era invece una tredicenne.
Oggi si è scoperto che anche l'accusa per cui è stata condannata era falsa: nei fatti è risultato che Aisha, mentre si stava recando a piedi dalla nonna, era stata violentata da tre miliziani. Denunciando in seguito l'accaduto è stata a sua volta incriminata d'adulterio, e lapidata.
Questa versione dei fatti è stata diffusa a Nairobi dall'Unicef, l'organizzazione Onu per la difesa dell'infanzia.
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modificaFonti
modifica- «Somalia: lapidata, non 23 anni ma 13» – ANSA, 4 novembre 2008.
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