Scissione nel centrodestra: Alfano fonda un nuovo partito

sabato 16 novembre 2013

Il Vicepremier e Ministro dell'Interno Angelino Alfano.

È terminato oggi alle 13:04 il Consiglio Nazionale del PdL che ha sancito all'unanimità dei 613 presenti la rinascita di Forza Italia. Però, il numero totale di coloro che dovevano presenziare era 870 ed infatti in 257 hanno disertato, perché ieri Angelino Alfano ha deciso di creare un nuovo partito politico di centrodestra, chiamato appunto "Nuovo Centrodestra".

Allo stesso modo la separazione è avvenuta anche in Parlamento: nella Camera dei Deputati i filo-governativi - vicini ad Alfano e vicini all'esecutivo di Letta - sono circa 26 mentre al Senato, dove il capogruppo Renato Schifani si è dimesso non volendo entrare in Forza Italia, sono 30. Tra essi si ricordano Roberto Formigoni, Fabrizio Cicchitto, Carlo Giovanardi e tutti i ministri del PdL Lupi, Lorenzin, de Girolamo, Quagliariello ed ovviamente Alfano.

La possibilità di una scissione era già apparsa il 2 ottobre quando alcuni senatori del PdL si erano opposti alla sfiducia al Governo Letta proposta dallo stesso Berlusconi. Allora emersero i contrasti tra le due fazioni interne al partito. Infatti oggi Raffaele Fitto, uno dei capi dei cosiddetti lealisti contrapposti ai governativi, ha duramente criticato Alfano e la sua scelta definendolo un "traditore".

Intanto Silvio Berlusconi nel suo discorso al Consiglio Nazionale ha attaccato la magistratura, il comunismo e l'Europa, dichiarando che Forza Italia non sosterrà il Governo Letta ed entrerà nell'opposizione ma non potrà far cadere l'esecutivo in quanto non ha le cifre per sfiduciare. Ha però anche difeso Alfano dicendo che nelle prossime elezione FI e "Nuovo Centrodestra" saranno coalizzati.

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