Sardegna: Giovanni Battista Pinna è stato liberato
lunedì 28 maggio 2007
Termina il sequestro dell'imprenditore sardo Giovanni Battista "Titti" Pinna. L'uomo è stato probabilmente liberato dai suoi rapitori, a causa della stretta investigativa delle forze dell'ordine: Pinna, infatti, era stato lasciato solo in un fosso, dove si è liberato autonomamente. L'uomo era segregato dal 19 settembre, giorno in cui era stato rapito a Bonorva, in provincia di Sassari: secondo le prime parole rilasciate dallo stesso Pinna, egli sarebbe stato tenuto con le catene ai polsi in uno spazio angusto per tutti gli otto mesi. Pinna aveva chiamato casa in mattinata da uno stabilimento per la lavorazione del basalto a Sedilo, provincia di Oristano, nei pressi del luogo dove era stato liberato.
Pinna si trova in buone condizioni, ha perso venti chili e il suo viso, dominato da una barba lunghissima, non nasconde i segni della lunga prigionia. Titti non avrebbe mai conversato con i suoi rapitori, e si è ritrovato praticamente isolato dal mondo, tanto che ha chiesto notizie circa il campionato di calcio italiano e si è detto "soddisfatto" della vittoria dello scudetto da parte dell'Inter e la salvezza del Cagliari.
Manifestazioni di gioia e sollievo a Bonorva, il paese dell'imprenditore, dove i suoi concittadini correggono le scritte "TITTI LIBERO" che tappezzano muri e magliette, aggiungendo a penna una "e" accentata: "TITTI è LIBERO".
Fonti
modifica- «Sardegna, Titti Pinna è libero, per il sequestro interrogato un uomo» – la Repubblica, 28 maggio 2007.
- «Sardegna, liberato Giovanni Battista Pinna» – Corriere della Sera, 28 maggio 2007.
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