Russia: si vota per le elezioni presidenziali

domenica 2 marzo 2008

Il favorito, Dmitrij Medvedev

Oltre 109 milioni di persone sono chiamate quest'oggi alle urne, in Russia, per eleggere il nuovo presidente della nazione, che succederà a Vladimir Putin, eletto nel 2000, che ha ricoperto l'incarico per 2 volte consecutive, e che, esauriti i termini per la ricandidatura, non ha potuto presentarsi all'elettorato.

I sondaggi danno per favorito Dmitrij Medvedev, 42 anni, attuale vice primo-ministro ed ex presidente della Gazprom, la maggiore compagnia di vendita del gas naturale; Medvedev, che si è recato a votare di buon ora in un seggio della capitale Mosca, non dovrebbe risentire minimamente della concorrenza dei suoi tre avversari, il comunista Gennady Zyuganov, il nazionalista Vladimir Zhirinovsky ed Andrey Bodganov, che, in totale, raccoglierebbero massimo il 26% dei voti, lasciando così al vice premier una fetta dell'elettorato tra il 61 e l'80%.

Qualora Medvedev venisse eletto con una percentuale superiore al 71% supererebbe il record di preferenze ottenute da Putin nelle elezioni del 2004, nelle quali venne riconfermato alla carica con appunto una percentuale del 71,31%.

Molto complicato sarà avere dati omogenei sull'affluenza e sui voti espressi: il territorio della Federazione Russa, oltre 17 milioni di chilometri quadrati (circa 56 volte maggiore di quello dell'Italia), copre nove fusi orari differenti: alle 12 chiuderanno i seggi aperti ieri sera alle 21.00 ora italiana nell'Estremo Oriente, mentre gli ultimi a poter votare saranno gli abitanti di Kaliningrad, dove i seggi serreranno gli ingressi alle 19.00 italiane, le 21 di Mosca.

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