Russia. La ferita di Beslan sanguina ancora

venerdì 3 settembre 2010 Due tocchi di campane, il volo di 334 palloncini bianchi nel cielo, la lettura dei nomi dei caduti. Il clima a Beslan è spettrale. Per tre giorni la cittadina osseta ha ricordato la tragedia della sua scuola. Il primo settembre 2004 un gruppo di terroristi prese d'assalto l'edificio numero uno, proprio mentre era in corso la cerimonia del primo giorno di lezione. 1128 persone vennero prese prigioniere. Dopo tre giorni di vane trattative, alle 13,05, la tragedia. Per ragioni non ancora chiare, dopo uno scoppio improvviso all'interno della palestra dove erano ammassati i prigionieri, iniziò l'azione delle truppe speciali. Fu una strage. 334 persone, di cui 186 bambini, persero la vita. “Quando si avvicinano questi giorni – ha ammesso Liudmila Plieva, funzionario della cittadina, l’aria si fa sempre pesante”. Quest’anno è stata eretta una croce e posto il primo mattone per la costruzione di una chiesa. Manifestazioni di solidarietà per le vittime del terrorismo si sono tenute in tutta la Russia.

Fonti modifica