Roma: trasporti nella fase due, cosa accadrà?

Roma, martedì 28 aprile 2020

Mercedes-Benz Citaro di ATAC

Con l'appropinquarsi della fase 2 uno dei maggiori punti interrogativi rimane il trasporto pubblico. Già in questi giorni, nonostante le limitazioni imposte dalla normativa vigente in materia di spostamenti, si sono già verificati sparuti casi di assembramento sui mezzi pubblici, lasciando quindi intendere che la situazione possa peggiorare con le paventate riaperture scaglionate che si verificheranno tra maggio e giugno con il conseguente aumento di utenti. Tuttavia in queste settimane sono già state avviate le prime sperimentazioni in materia, come ad esempio gli ingressi contingentati nelle principali stazioni della metropolitana.

Nonostante l'incertezza le prime disposizioni che saranno applicate saranno:

  • l'utilizzo obbligatorio della mascherina, anche di stoffa a patto che copra naso e bocca;
  • la forte limitazione degli ingressi sui mezzi (superficie e metropolitana) così come nelle stazioni della metropolitana, nel pieno rispetto delle norme di distanziamento sociale richieste (almeno 1 metro);
  • l'aumento delle corse giornaliere, in particolare negli orari di punta, al fine di compensare la riduzione di posti disponibili.

L'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) ha altresì richiesto fondi straordinari da parte del governo al fine di colmare le drastiche perdite registrate in questo periodo dalle aziende di trasporto pubblico sia per la mancata vendita di titoli di viaggio (e per eventuali rimborsi) che per le spese conseguenti a queste misure.

Altre possibili soluzioni al vaglio

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Considerando l'aumento dell'utenza, che andrà a scontrarsi con la minore disponibilità di posti sulle vetture del tpl, sarà indubbiamente necessario garantire un maggior numero di corse, in particolare nell'ora di punta; per ovviare a questo problema sono state proposte due soluzioni principali: l'utilizzo di qualsiasi mezzo disponibile, includendo quindi gli oltre 1 300 autobus già in dotazione e altre vetture tra cui ad esempio scuolabus e pullman turistici; e la concessione alle linee intercomunali gestite da Cotral di effettuare fermate nel territorio di Roma Capitale.

Per quanto riguarda metropolitana e ferrovie, come inizialmente accennato, sono già partite le prime sperimentazioni per il controllo degli ingressi nelle stazioni e il distanziamento tra i passeggeri sia sul treno che sulla banchina.

Impatto sul trasporto pubblico e privato

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Come riportato da Roma Mobilità, nel periodo che va dal 9 marzo al 22 aprile si è registrata una drastica diminuzione nel traffico veicolare e negli ingressi in metropolitana.

Secondo i dati registrati dalla partecipata capitolina:

  • il flusso giornaliero di veicoli (registrato tramite stazioni di misura apposte su: via Cristoforo Colombo, via Prenestina, via Tuscolana, viale Palmiro Togliatti e viale Marconi) registra una diminuzione costante per tutto il mese di marzo con un picco del 78% raggiunto ad aprile. Inoltre i dati sono stati confrontati con il mese di agosto 2019 (mese in cui tradizionalmente si registra il minor traffico), mostrando una riduzione del 25%;
  • la riduzione degli ingressi nelle stazioni della metropolitana, inclusa la ferrovia Roma-Lido (conteggiati in base alla vidimazione dei titoli di viaggio), ammonta ad un massimo del 94% nelle due settimane tra il 23 marzo e il 6 aprile (confrontando i dati con febbraio 2020).
 
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