Riprodotta in laboratorio la fornace solare

14 marzo 2006

È un passo importante quello compiuto dai ricercatori del Sandia National Laboratories di Albuquerque (Nuovo Messico): gli scienziati sono riusciti, più volte, a ricreare in laboratorio, un gas che può riscaldarsi a temperature molto maggiori rispetto alla superficie esterna del Sole. Si parla di circa due miliardi di gradi.

L'importanza del progetto è dovuta al grande progresso che si è venuto via via ad acquisire nel controllo delle combustioni in laboratorio: è infatti da molti anni che la scienza cerca di riprodurre in piccolo lo stesso meccanismo che permette al Sole di bruciare. Un processo che ha come punto di arrivo la fusione nucleare controllata, ovvero la creazione di energia elettrica pulita, efficiente, abbondante e senza rifiuti: esattamente come il sole, che, bruciando idrogeno, crea soltanto dell'elio e non materiali pericolosi per la vita sul nostro pianeta.

La fusione all'interno del sole

La macchina, denominata Z-machine, è un generatore di raggi X, creato per testare materiali a temperature elevatissime. E proprio durante uno di questi test che si è raggiunto questo importante traguardo. I ricercatori ancora cercano di dare una spiegazione all'avvenimento, eppure è ormai certo: gli scienziati hanno replicato il fenomeno molte volte e il risultato è stato sempre lo stesso. Eppure gli scienziati ancora non riescono a spiegarsi il come: esattamente, non si sa da dove proviene l'energia che la macchina ha sprigionato (infatti, nelle reazioni non nucleari, l'energia creata è sempre inferiore a quella impiegata per la creazione di energia). Senza contare che, sinora, l'uomo era riuscito a creare temperature non superiori appena a 50 milioni di gradi centigradi, durante esplosioni termonucleari: eppure l'esperimento è riuscito ed è stato registrato da spettrometri e computer.
Se gli scienziati riusciranno a dare un perché alla loro scoperta, è possibile che l'uomo riesca a creare una versione compatta della ignition, ovvero il momento in cui non c'è più bisogno di immettere energia perché la fonte ne produca, dando vita ad una nuova rivoluzionaria forma di energia. E forse ad una nuova era per l'umanità.