Putin vuole chiudere il mausoleo di Lenin

7 ottobre 2005

Il presidente Vladimir Putin sembra deciso a voler sfrattare il sarcofago di Lenin e di chiudere il suo mausoleo. La proposta è stata avanzata da uno dei fedelissimi di Putin, Georgij Poltavchenko. L'annuncio sembra essere una sorta di sondaggio per tastare gli animi dei russi, prevedendo una sepoltura del corpo di Lenin, sinora esposto nel suo Mausoleo nella Piazza Rossa

Il mausoleo di Lenin

Putin vuole sondare il terreno, in previsione di una sepoltura del corpo di Vladimir Ilich Ulianonv "Lenin" esposto nella teca del Mausoleo nella Piazza Rossa. E la Russia sembra accogliere positivamente la decisione: la radio Ekho Moskvij ha effettuato un sondaggio volante tra i suoi ascoltatori registrando un numero di telefonate favorevoli pari al 65%. Ma la radio progressista non può certo rappresentare la Russia intera, soprattutto quella profonda.

Il mito di Lenin è ancora ben radicato. Ogni giorno decine di persone si mettono in fila sotto le mura del Cremlino per onorare Lenin e per seguire poi il percorso obbligato che porta agli altri grandi della Russia sepolti vicino a lui: Stalin, Andropov, Chernenko, Breznev, Zherzhinskij. E proprio in rappresentanza di questa parte della Russia è sceso in campo Gennadij Zyuganov, leader del Partito Comunista: «La devono smettere di combattere contro i morti. Se il potere compirà questo atto sacrilego, organizzeremo azioni di disobbedienza in tutta la Russia. Prima hanno abolito l'anniversario della Rivoluzione il 7 novembre, poi hanno tolto la falce e il martello dalla bandiera rossa della vittoria. E adesso?».

Per questo motivo l'idea di Putin potrebbe venire accantonata. Il portavoce Dmitri Peskov ha subito annunciato che il presidente in proposito è rimasto sulle sue idee del 2001, quando riferì che «molte persone in Russia associano la loro vita col nome di Lenin... rimuovere la salma sarebbe come dire loro che hanno rispettato falsi valori, che le loro vite sono state vissute invano».

Lenin rimarrà quindi ancora al suo posto, nel suo mausoleo di marmo che sostituì quello di legno dei primi sei anni dalla scomparsa, nonostante le sue ultime volontà che indicavano in Pietrogrado il suo luogo di sepoltura, accanto alla madre.
Nella cripta, i visitatori non possono sostare, non si può parlare e si deve procedere a capo scoperto, sotto lo sguardo vigile della guardia d'onore, che richiama quanti si attardano.

In tutta l'ex-URSS, anche in quelle repubbliche che non lo ricordano con nostalgia, le statue di Lenin sono ancora in piedi in moltissime piazze. Tutte le città minori di Russia, hanno una delle vie principali dedicate al fautore della Rivoluzione d'Ottobre.

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