Politici cinesi nei guai per un'orgia

giovedì 16 agosto 2012

File:XVII Congress CPC (foto 3).JPG
Un'adunata congressuale del PCC

Wang Minsheng, segretario del partito comunista cinese del Distretto di Luyang, nella provincia di Anhui, è rimasto impigliato nelle maglie del Web in compagnia del suo vice. Tutta colpa di quelle foto di gruppo, un centinaio in tutto, in cui i due politici in carriera, in compagnia di un terzo uomo, posavano nudi, accanto a due discinte quanto sorridenti partner femminili.

Quelle foto, scattate forse da una terza partner, dovevano documentare un'allegra orgia di gruppo appena consumata (o da consumare) e immortalarne il piacevole ricordo. Ma qualcosa deve essere andato storto e quelle immagini, necessariamente riservate alla riservatissima contemplazione di pochi intimi (il sesso di gruppo, in Cina, è severamente punito come reato), hanno seguito un percorso non proprio insolito nel mondo globalizzato, finendo dritte dritte nella più imbarazzante delle agorà virtuali, un frequentatissimo social network locale, una sorta di Twitter in salsa asiatica.

Il tam-tam sulla rete ha poi fatto il resto: la notizia si è diffusa presto in Cina e di lì è dilagata nel mondo intero, suscitando, in Cina, uno scalpore che ha subito diviso il paese tra colpevolisti e innocentisti. Prevedibile e goffa l'autodifesa del politico, che ha immediatamente gridato al complotto, denunciando le foto come contraffazioni. Ma questa linea di difesa deve essere servita a poco con i sussiegosi funzionari del Partito Comunista Cinese se, come annunciato dal Quotidiano del Popolo, al politico e al suo vice è toccata una severissima doppia sanzione: immediata rimozione dalla carica e apertura di un'inchiesta. Un'ingloriosa parabola per i rampanti funzionari di Anhui, precipitati dall'ebbrezza del potere alla polvere dell'ignominia: sic transit gloria mundi!.