Riforma dell'editoria: Ricardo Franco Levi annuncia lo stralcio delle norme su internet dal progetto di legge

mercoledì 19 novembre 2008 Ricardo Franco Levi (Partito Democratico) ha annunciato sul sito del PD la sua intenzione di stralciare le norme relative a internet dal progetto di legge presentato alla Camera dei Deputati e attualmente in Commissione Cultura. Levi ha preso atto dei timori che dalla blogosfera sono emerse a riguardo, ma ha aggiunto che «si tratta di paure totalmente infondate».

Il deputato invoca quindi la necessità di una pausa di riflessione, ma non rinuncia al suo intento di soddisfare le richieste provenienti «dal mondo» ovvero dei «segnali di una rete che, senza perdere in libertà, trova le forme di una matura e condivisa responsabilità».

Levi, infine, difende il proprio progetto di legge, definito una «base preziosa per un confronto nel Parlamento e con gli operatori che porti finalmente a varare una organica riforma dell’editoria» e annuncia di voler cancellare «dal testo il breve capitolo su internet», rimandando la discussione sul se e come riempire quel vuoto legislativo.

Rimangono, comunque, altri punti controversi della legge, come la conferma dei finanziamenti all'editoria, in particolare al comma B dell'articolo 18 della legge si prevede l'unico finanziamento a favore dell'editoria online, ma solo per le testate di «forze politiche che, nell'anno di riferimento dei contributi, hanno costruito il proprio gruppo parlamentare in una delle Camere o hanno almeno due membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia eletti nelle proprie liste».

Articoli correlati

modifica
Ricerca originale
Questo articolo (o parte di esso) si basa su informazioni frutto di ricerche o indagini condotte da parte di uno o più contributori della comunità di Wikinotizie.
Vedi la pagina di discussione per maggiori informazioni.