Paolo Gentiloni mette al bando il videogioco Manhunt 2
giovedì 21 giugno 2007
Il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni ha deciso di bloccare il lancio, in Italia, del videogioco per Nintendo Wii e PlayStation 2 Manhunt 2, previsto per il 13 luglio ed organizzato dalla Take-Two Interactive.
Prodotto dalla Rockstar Games, il videogioco viene definito, in una nota ufficiale del ministro, "crudele e sadico". Gentiloni accusa il videogioco di "incoraggiamento alla violenza e all'omicidio" segnalando che l'ambientazione del videogioco è "squallida", riprendendo le parole di David Cooke della British Board of Film Classification.
Il ministro segnala inoltre che le caratteristiche di Manhunt 2, rispetto al primo titolo della serie, non permettono di classificare semplicemente il gioco come 18+, come era avvenuto al suo predecessore nel 2003 sia nel Regno Unito che in Italia. Infatti era già stata vietata la vendita dell'ultima fatica della software house statunitense in Gran Bretagna ed Irlanda.
Gentiloni ha richiesto, oltre all'annullamento del lancio alla casa di distribuzione, alla Interactive Software Federation of Europe di affrontare la questione al più presto. Il presidente dell'ISFE ha aggiunto il tema nell'ordine del giorno della conferenza del 26 giugno a Bruxelles. A quest'ultima sarà presente Viviane Reding, attualmente commissario europeo della Società dell'informazione e dei media.
Fonti
- «Manhunt vietato anche in Italia» – Corriere della Sera, 21 giugno 2007.
- «Manhunt 2 bloccato anche in Italia Gentiloni: "Incoraggia la violenza"» – la Repubblica, 21 giugno 2007.