Omicidio Poggi: nuove tesi a sfavore di Stasi
martedì 4 settembre 2007
A quasi un mese dall'omicidio di Chiara Poggi, sembra ormai quasi certa la colpevolezza del fidanzato Alberto Stasi, sia per gli accertamenti dei RIS di Parma, sia per le dichiarazioni di una amica della ragazza uccisa.
I vestiti che portava Chiara al momento dell'omicidio infatti, secondo indiscrezioni rivelerebbero alcune tracce di sostanze organiche lasciate dall'omicida, che potrebbero essere saliva e/o sangue; inoltre, sulla scala teatro del barbaro delitto della giovane 26enne non ci sono impronte delle scarpe di Stasi, che invece si sarebbero dovute trovare se, come lui ha dichiarato, ha camminato sul pavimento insanguinato quando ha ritrovato la giovane ormai cadavere.
Inoltre, una testimonianza della migliore amica di Chiara sembrerebbe giocare un ruolo cruciale: in uno sfogo con la madre, dopo che aveva saputo della morte dell'amica, la ragazza ha detto (riferendosi a Stasi, n.d.r.) «È stato quel bastardo. È stato lui»; una dichiarazione che, seppure smentita come un'accusa contro il fidanzamento dei due giovani di Garlasco, potrebbe avere un riscontro positivo per le indagini.
Gli investigatori hanno comunque detto che questa settimana potrà essere quella decisiva per trovare il colpevole, che dovrà innanzitutto spiegare il movente del delitto, che apparentemente neanche coloro che collaborano alle indagini sono riusciti a scoprire.
Fonti
- «Un’amica di Chiara disse: “È stato lui”» – Corriere della Sera, 4 settembre 2007.
- Paolo Berizzi «Una macchia di sangue contro Alberto. Giallo di Pavia, dubbi sull’ora del delitto» – la Repubblica, 4 settembre 2007.