Morto Nicola Tommasoli, il 29enne pestato a Verona

lunedì 5 luglio 2008

Il luogo dell'aggressione a Nicola Tommasoli, accanto porta Leoni

I sanitari dell'Azienda Ospedaliera di Verona hanno dichiarato la morte cerebrale di Nicola Tommasoli, il giovane 29enne aggredito la notte del 1º maggio scorso. «I genitori di Nicola - si legge in un comunicato stampa diramato dall'Ospedale Borgo Trento - hanno espresso il desiderio di donare gli organi e i tessuti; sono pertanto in corso gli accertamenti clinici e strumentali per la valutazione di idoneità alla donazione. Se questi daranno esito positivo le operazioni di prelievo inizieranno in serata».

Per il pestaggio sono stati ristretti in carcere, tra ieri ed oggi, tre giovani. Si tratta di Raffaele Delle Donne (19, studente liceale), Guglielmo Corsi (19, metalmeccanico) e Andrea Vesentini (20, promoter finanziario).

Il primo si era costituito ieri negli uffici della Digos di Verona, accompagnato ed assistito dal proprio legale. Delle Donne era già noto alle forze di polizia, essendo stato recentemente sottoposto a daspo per violenza negli stadi ed indagato nel 2007 per associazione a delinquere finalizzata a discriminazione razziale.

Corsi e Vesentini, invece, sono stati arrestati oggi ad Illasi.

I tre ragazzi, interrogati dal Sostituto Procuratore Francesco Rombaldoni, titolare dell'inchiesta, hanno confermato la partecipazione al pestaggio. Secondo il magistrato i motivi dell'aggressione non sono di natura politica e la spiegazione della sigaretta negata - da subito ipotizzata quale causa scatenante - è plausibile.

L'accusa, nei loro confronti, sarà mutata in omicidio volontario o preteritenzionale.

Sono ancora ricercati dall'Interpol altri due ragazzi, già identificati dagli inquirenti.

Secondo la prima ricostruzione dei fatti, Delle Donne e gli altri due ragazzi attualmente ricercati avrebbero trascorso la serata tra il 30 aprile e il 1º maggio in un bar, dove sarebbero stati raggiunti da Corsi e Vesentini. Poco prima delle 2 di notte, i cinque avrebbero deciso di spostarsi in un altro locale del centro storico scaligero, trovandolo però chiuso. Lì avrebbero incontrato Nicola Tommasoli al quale uno dei cinque avrebbe chiesto una sigaretta e, a fronte del suo rifiuto, sarebbe partito uno schiaffo degenerato poi in una vera e propria rissa.

Alcune persone portano dei fiori sul luogo dell'aggressione

Ricordano ai microfoni di Studio Aperto i suoi amici: «Erano delle bestie, non c'è un motivo né niente, alle spalle, se Nicola si girava probabilmente non era lì, si poteva difendere, avrebbe avuto qualche botta ma essendo alle spalle non puoi proteggerti».

Secondo il Questore di Vicenza, Vincenzo Stingone, «le vere ragioni di questo gesto sono quelle della stupidità e della prepotenza. Spero che quanto accaduto - ha auspicato Stingone - possa fare riflettere quei giovani che fanno della prepotenza il loro modo di vivere».

In «segno di solidarietà con la famiglia di Nicola e per ribadire che Verona respinge fermamente ogni forma di violenza», giovedì sera ci sarà una manifestazione silenziosa sulla scalinata di Palazzo Barbieri, voluta dal Sindaco Flavio Tosi. «Ho proposto - ha dichiarato il Primo cittadino -questa manifestazione al Presidente del Consiglio comunale, che ringrazio per averla trasferita ai capigruppo perché di fronte a fatti di tale gravità, come l'aggressione al giovane Tommasoli, solo una manifestazione pubblica può esprimere l'unità della città nella condanna di ogni violenza e nella testimonianza di un abbraccio ideale ai genitori e ai familiari di Nicola».

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