Milano 2.0: Via Padova - prove crossmediali di accettazione interetnica
martedì 20 aprile 2010
Gli abitanti di via Padova non desiderano nascondere i gravi problemi del quartiere, ma non accettano, nemmeno, il frettoloso giudizio dei tanti media che hanno bollato la zona come se fosse una banlieu di disadattati. Hanno rimboccato le maniche e, per fare sentire la loro voce si sono costituiti in un gruppo di un popolare social Network, che si è autotassato per sponsorizzare un nuovo programma televisivo Milano 2.0 trasmesso da una televisione locale dal passato illustre Telemilano Più Blu. La prima puntata è andata in onda nella serata di domenica 18 aprile. Il presidente di Assodigitale Michele icara Manganelli ha espresso i propri complimenti per una trasmissione che nasce dal basso in un quartiere che ha tanta voglia di normalità.
È di pochi giorni fa la notizia che il Tar ha confermato, limitatamente al tratto da Piazzale Loreto al ponte della ferrovia, la validità delle ordinanze coprifuoco della giunta Moratti. Ma le prime prove di dialogo stanno cominciando ad avere effetto: dovrebbe essere imminente, a sentire il vice-sindaco De Corato, qualche deroga a favore di ben determinate categorie di esercizi, a partire dai ristoranti.
Ma gli abitanti del quartiere ci tengono a sottolineare che via Padova ha, già adesso alcuni momenti più significativi dell'accettazione interetnica. La scuola Casa del sole rappresenta da questo punto di vista, uno dei migliori esempi a livello cittadino.
Non solo televisione di strada, quindi, ma anche utilizzo di tutti gli strumenti crossmediali che possono essere essi stessi ottimi strumenti in accettazione interetnica come diffondere via web un manuale sul particolare approccio che la comunità e la scuola cinese hanno della matematica.
Notizie correlate
modificaFonti
modifica- Veronica Deriu «Milano 2.0, la paga Facebook» – La Prealpina del lunedì pag 13, 19 aprile 2010.
- «Nuova trasmissione sulla società multietnica live da via Padova» – Comunicati stampa, 19 aprile 2010.
- «Firmerò nuove ordinanze dopo aver ascoltato i quartieri» – Il Giornale, 19 aprile 2010.
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