Milano: presa baby rapinatrice e i due complici

giovedì 15 novembre 2018

Il quartiere Gratosoglio

Micol Chessa, la giovane rapinatrice di Milano, è incensurata e ha compiuto 18 anni da pochi mesi. Durante la rapina nella farmacia in via Boifava, compiuta assieme ad altri due giovani complici, pareva come se recitasse in un film. Con la sua voce da bambina gridava ai presenti di non avere paura, che non gli facevano nulla, volevano solo i soldi. Teneva in mano una pistola carica: mentre la muoveva, urlava e rideva, come se non potesse stare ferma: forse perché aveva preso della droga.

I tre giovani sono scappati con un motorino, ma bloccati più tardi da una pattuglia di poliziotti, hanno cercato di fuggire, andando a sbattere contro le barriere di un ponte pedonale. Micol impugnava ancora la pistola e ha cominciato a sparare in direzione degli agenti, ma ha colpito alla mano un suo complice, Otman Hassaine, un marocchino 19enne nato a Milano e con precedenti per droga. Otman, per sfuggire alla polizia, ha prima attraversato i campi, poi s’è buttato nel fiume Lambro.

I due ragazzi che lo hanno accompagnato all’Ospedale Humanitas affermano che lo hanno portato lì perché stava male e non potevamo lasciarlo lì. Qualche ora dopo la fuga, si è presentato in caserma, dove ha dichiarato che era lui iol ragazzo sul motorino.

Il terzo rapinatore, un giovane italo-serbo, viene è stato individuato nel pomeriggio da alcuni agenti del commissariato Scalo Romana: è un altro ragazzo, anche lui del Gratosoglio. Guidava lo scooter e indossava un giubbotto rosso. È stato lui, con una ruota del motorino a bloccare le porte automatiche della farmacia. Urlava parolacce, diceva di fare presto, riferisce la farmacista Carlotta Marcantonio.

Alla farmacia Boifava sono ormai abituati alle rapine: l’anno scorso sono state una decina. Ma questi facevano davvero paura perché inesperti. Il bottino è stato di 800 euro.