Messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica Italiana 2013

mercoledì 1 gennaio 2014

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Ieri sera alle 8:30 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha pronunciato, come consuetudine, il suo discorso di fine anno, che questa volta era eccezionalmente l'ottavo, a causa della sua rielezione di aprile.

Ha cominciato il discorso leggendo le lettere inviategli da vari cittadini, tutti di diversa estrazione sociale, età e provenienza, ma con una speranza per il futuro. Ha inoltre ricordato il disastro della Terra dei Fuochi, i Marò in India, la forza di Papa Francesco e le possibilità del semestre di presidenza italiana dell'UE.

Poi ha detto che la politica deve sforzarsi per attuare importanti riforme, in primis quella elettorale, a cui deve partecipare la maggioranza del Parlamento, il quale – ha sottolineato – è il solo che abbia la facoltà di giudicare le azioni del governo e della politica. Comunque ha fatto notare il calo dello spread ed i piccoli, ma presenti, segnali di ricrescita.

Però ha fatto presente che ormai nella politica si stiano diffondendo espressioni violente e distruttive nei dibattiti, che creano un "tutti contro tutti". Inoltre ha respinto le accuse di "strapotere personale", indicando la sua rielezione come dettata solo dal dovere verso la Patria; poi ha detto che non si lascerà condizionare da insulti e calunnie verso la sua persona.

Infine, prima degli auguri conclusivi, ha ribadito che non porterà il suo secondo mandato al termine dei sette anni, ma, quando la situazione politica e sociale si sarà acquietata, si dimetterà, compiendo quindi un mandato breve.

Le reazioni modifica

Il premier Enrico Letta e il vicepremier Angelino Alfano hanno dichiarato di condividere in pieno le parole del Presidente, così come il segretario democratico Matteo Renzi, dicendo che tutto il PD porta gli auguri a Napolitano. Pier Ferdinando Casini e Scelta Civica hanno molto apprezzato il discorso.

Mentre dall'opposizione, Forza Italia chiede di sciogliere le Camere ed andare al voto insieme alle Elezioni Europee. Beppe Grillo, in segno di protesta, ha pronunciato un altro discorso dal suo blog, contemporaneamente a quello del Presidente della Repubblica, ribadendo l'intenzione di effettuare un impeachment. Un'eccezione arriva invece da SEL, che, per voce di Gennaro Migliore, ha detto di aver gradito il discorso di Napolitano, difendendolo poi dalla "disgustosa campagna di aggressione da parte di Grillo e Berlusconi".

Fonti modifica