Martedì nero per le borse mondiali

mercoledì 28 febbraio 2007

Chiusura del 27 febbraio 2007
Punti Var. %
Mibtel 32172 -3,20
S&P Mib 41616 -2,88
CAC 40 5588 -3,02
AEX 500 -2,12
DAX 30 6820 -2,96
IBEX 35 14408 -3,01
SMI 8907 -3,42
Dow Jones 12632 -3,12
NASDAQ 1756 -4,06
Nikkei 225 18120 -0,52

La giornata era cominciata nel peggiore dei modi: la borsa di Shanghai, infatti, aveva chiuso con un ribasso dell'8,85%, avviando una scia di ribassi che ha trascinato con sé le borse europee e americane.

In Europa sono stati bruciati 272 miliardi di euro di capitalizzazione: l'indice Stoxx 50, indicatore del mercato europeo, ha indicato un ribasso del 3,04%, mentre il NYSE, la borsa di New York, ha chiuso con un -3%, il peggior ribasso dal 17 settembre 2001, dopo la riapertura dei mercati a seguito degli attentati terroristici dell'11 settembre. Alla base dell'ondata di vendite, oltre al crollo della borsa cinese, anche la situazione iraniana e il dato sui beni durevoli USA, peggiore delle attese, l'attentato ai danni del vicepresidente USA Dick Cheney, oltre alla necessità di monetizzare i guadagni realizzati negli ultimi tre giorni in cui le borse avevano chiuso costantemente in rialzo.

In Italia, l'indice Mibtel ha chiuso con un ribasso del 3,2%, mentre le All Stars sono andate addirittura peggio, poiché l'indice ha chiuso a -4,43%. Fra i titoli quotati a Milano, grandi ribassi per Fiat e Generali, ma anche per i settori bancario e dell'energia.

Con il tracollo di oggi, gran parte dei guadagni realizzati dall'inizio dell'anno vengono perduti, in particolare per la Borsa americana, che si ritrova praticamente a ripartire dalle quotazioni dello scorso anno.

Il dollaro, travolto dalle vendite, lascia il passo all'euro e chiude a 1,3240 dollari per un euro. Sale anche il prezzo del petrolio, che chiude la seduta a 62,14 dollari, ai massimi dal 26 dicembre scorso.

La Borsa di Tokio ha sospeso le contrattazioni, dopo che in apertura, il Nikkei 225 segnava una perdita di 700 punti, la peggiore degli ultimi sei anni.