Mar Nero: affondano 5 navi, tonnellate di petrolio in mare

domenica 11 novembre 2007 Una petroliera e quattro cargo sono affondati oggi nel Mar Nero. La petroliera russa Volga-Neft è stata spezzata in due mentre era attraccata a Port Kavkaz, riversando in mare non meno di 1.300 tonnellate di petrolio. Le cause dell'affondamento sono dovute alla tempesta abbattutasi oggi nel Mar Nero, con onde che hanno raggiunto i cinque metri e venti che si stima arriveranno a 125 km/h. Le condizioni del tempo hanno ostacolato anche le operazioni di soccorso. I tredici membri dell'equipaggio della petroliera si sono rifugiati sulla poppa della nave e non corrono pericolo. Oltre alla petroliera russa, al largo di Port Kavkaz sono anche affondati il cargo russo Volnogorsk che trasportava 2.400 tonnellate di zolfo e aveva nove membri di equipaggio, tutti salvi dopo essere rimasti in balia del mare in tempesta per alcune ore su un canotto di salvataggio. Un altro cargo russo, il Nakhitchevan, che trasportava anch'esso zolfo è affondato, e degli undici membri dell'equipaggio solo tre sono stati tratti in salvo, gli altri otto risultano dispersi.

Anche una nave che trasportava 5.600 tonnellate di materiali ferrosi è affondata vicino Chersoneso (Crimea). Dei diciassette uomini dell'equipaggio solo due sono stati per ora ritrovati e ricoverati all'ospedale di Sebastopoli. Infine, anche il cargo russo Kovel che trasportava zolfo è affondato nello stretto di Kerch.

Le ripercussioni ambientali sono notevoli. Il vice capo dell'agenzia di stato Rosprirodnadzor ha infatti affermato che «è un disastro ambientale di proporzioni serie, ci vorranno anni per risolverlo».

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