Mar Mediterraneo minacciato da invasione di meduse

lunedì 23 giugno 2008

Pelagia nocticula, la medusa responsabile delle invasioni in Mediterraneo

Secondo il giornale inglese The Independent, le coste del Mediterraneo sarebbero minacciate per l'ottavo anno consecutivo da un'invasione di meduse.

Biologi marini hanno osservato un grande numero di esemplari di Pelagia noctiluca tra la Corsica e le coste francesi. Per evitare dolorose punture ai bagnanti, il comune di Cannes in Francia, ha deciso che dalla prossima settimana saranno installate delle barriere e delle reti per impedire che le meduse giungano a riva. E in Italia? "Non ci sono numeri preoccupanti" secondo Silvio Greco, dirigente di ricerca dell’Istituto centrale per la ricerca applicata al mare (Icram), che tuttavia ha aggiunto che "non si può riempire il Mediterraneo di reti anti-meduse come in Australia per gli squali. L'occasione è quella per spingere con urgenza i paesi rivieraschi a lanciare una politica condivisa. Però bisogna fare in fretta. Prima c'erano segnali isolati ora il problema e' generalizzato e già a maggio abbiamo avuto in tutto il Tirreno meridionale una vasta proliferazione".

Possibili cause delle invasioni

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Fino a qualche tempo fa, le invasioni di meduse nel Mare nostrum avvenivano ogni 10-12 anni, mentre adesso si ripetono praticamente ogni anno.

Secondo Gabriel Gorsky dell'Osservatorio oceanografico di Villefranche-sur-Mer, le invasioni annuali di meduse potrebbero essere dovute a cambiamenti nelle correnti e nei venti collegati ai mutamenti climatici. Secondo altri ricercatori, invece, le invasioni sarebbero dovute alla diminuzione del numero dei loro predatori naturali come tonni e tartarughe marine.

Non tutti sono d'accordo con queste tesi: "purtroppo per noi e per fortuna per l'ecosistema le meduse si spostano da una parte all'altra trasportate dalle correnti. È un fenomeno imprevedibile che non è correlato a nulla di particolare" ha affermato Antonio Di Natale, responsabile scientifico dell'Acquario di Genova. Inoltre, "finora non ci sono studi scientifici adeguati sulla proliferazione abnorme delle meduse nel mar Mediterraneo", aveva detto Claudia Gili, curatore generale dell'Acquario di Genova in occasione dell'inaugurazione di una nuova area espositiva dedicata proprio alle meduse.