Legambiente boccia le acque del Sebino

domenica 13 luglio 2008

Sono stati presentati ieri dati dei prelievi sulle acque del lago d'Iseo sia sulla spoda bresciana che bergamasca, ed i risultati non sono confortanti.

Legambiente, che ha effettuato i sondaggi il 28 giugno prelevando campioni in sedici punti significativi del Sebino, ha dichiarato, tramite il suo responsabile scientifico nazionale Stefano Ciafani, che «Il 45% dei campioni hanno dato risultati fuori norma in modo rilevante, ed il peggiore lo ha fatto registrare il campione prelevato davanti all’Eurovil, a Predore, con coliformi fecali 30 volte oltre il limite».

I punti più inquinati del 2008, nonostante un miglioramento rispetto al 2007, sono le foci di torrenti, canali e fiumi che alimentano il lago, avvelenandolo. Preoccupante è soprattutto la situazione a Pisogne, dove le foci del Trobiolo e del canale artificiale che convoglia le acque reflue non depurate di alta e media Valcamonica, porta ad avere una situazione di coliformi e streptococchi fecali 10 volte oltre i limiti. Anche a Castro, alla foce del Borlezza, i valori sono egualmente alti.

L’avvio del depuratore di Esine ha migliorato la situazione alla foce dell’Oglio, ma bisogna segnalare che, secondo le stime dell'AATO, si dovrà attendere almeno fino al 2010 per il collettamento completo della media Valcamonica, collegando i comuni di Breno, Berzo Demo, e Prestine (spesa stimata circa 8,5 milioni di €). Si prevede invece per il 2012 la depurazione delle fogne di Edolo, Sonico e Malonno, a seguito di una con una spesa di circa 5 milioni di euro.

Attualmente c'è da segnalare che ben il 40% del territorio della provincia di Brescia risulta non depurato: una percentuale tra le più basse in Italia, dove la media delle acque nere trattate oscilla tra il 60 e l’85%.

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