Lavoro: i marittimi scrivono a Berlusconi per rivendicare il diritto di voto
domenica 7 settembre 2008
Il Sindacato dei Marittimi, alcuni giorni fa, ha inviato una missiva al Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, per sollecitare il Governo sulla questione del diritto di voto ai marittimi, diritto questo non riconosciuto, poiché coloro che lavorano nella navigazione, vivendo per gran parte dell'anno lontano dall'Italia, non ne risultano cittadini.
I marittimi criticano, oltre all'assenza di risposte da parte dell'esecutivo corrente, anche il disinteressamento alla vicenda di Alessandro Bianchi, che durante il Governo Prodi II ricopriva l'incarico di Ministro dei Trasporti, e quella che può essere definita come una "strumentalizzazione" della vicenda da parte di Walter Veltroni, leader del Partito Democratico.
Il sindacato, inoltre, invita tutti i cittadini a partecipare alla protesta, inviando lettere al presidente Berlusconi, e richiamando il parere di Matteo Pollastrini, avvocato dell'istituto dell'Apostolato del Mare, che aveva proposto l'avvio di una petizione in merito.
Fonti
modifica- «Voto: un diritto negato anche ad una parte di italiani» – Sindacato dei Marittimi, 2 settembre 2008.
- «Marittimi: 35.000 senza diritto di voto» – Sindacato dei lavoratori intercategoriale, 15 aprile 2008.
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