La UE dice sì ai dazi alla Cina
23 marzo 2006 La decisione è stata presa questa mattina: la Commissione Europea ha deciso l'innalzamento di barriere doganali verso le calzature provenienti da Cina e Vietnam. Il provvedimento è giunto alcuni giorni dopo l'ok rilasciato dal comitato anti-dumping europeo, che aveva trovato prove di interventi pubblici, di dumping e di danni. A seguito di questa inchiesta, il collegio degli eurocommissari ha finalmente stabilito di imporre dei dazi ai prodotti provenienti dall'Estremo Oriente: le imposte saranno provvisorie e progressive, nell'ordine del 19,4% per la Cina e 16,8% per il Vietnam. Il provvedimento entrerà in vigore dal 7 aprile, in seguito alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea.
La decisione, ha precisato Mendelson, responsabile del reparto Commercio, è stata presa per aiutare i produttori di calzature europei a fronte di un comportamento iniquo, e per incoraggiare i Paesi emergenti a prendere misure adeguate per favorire una competizione leale. I dazi raggiungeranno il livello stabilito dalla Commissione Europea entro cinque mesi, livello che è stato ritenuto sufficiente a correggerei danni inflitti dal dumping asiatico. Tuttavia saranno esclusi dal provvedimento prodotti come le scarpe per bambini, per non far gravare l'aumento dei prezzi sulle famiglie, e sulle scarpe dotate di accorgimenti tecnologici, che in Europa sono ancora poco prodotte. In totale, i dazi interesseranno nove paia su cento.
Fonti
- «Ue, sì ai dazi per le calzature che arrivano da Cina e Vietnam» – la Repubblica, 23 marzo 2006.
- «Ue: dazi per le scarpe da Cina e Vietnam» – Corriere della Sera, 23 marzo 2006.