La Turchia non è favorevole all'ingresso di Svezia e Finlandia nella NATO

martedì 17 maggio 2022

A seguito della Crisi russo-ucraina diversi paesi hanno scelto di abbandonare il loro status di paese neutrale per schierarsi apertamente contro la Russia e favorendone le sanzioni previste. Tra questi, ci sono paesi come Svezia e Finlandia i quali hanno da tempo espresso la volontà di entrare a far parte della NATO. Per poter divenire un paese NATO, un criterio da dover soddisfare riguarda l'approvazione di tutti gli stati membri, e qui sorge il problema. Difatti, la Turchia non si è dimostrata favorevole ad un eventuale ingresso di entrambi i paesi, lo stesso Erdogan venerdì ha detto: «Stiamo seguendo gli sviluppi con Svezia e Finlandia, ma non abbiamo pensieri favorevoli», esplicitando anche che le delegazioni finlandesi e svedesi sprecherebbero il loro tempo se pensassero di venire in Turchia per tentare di convincerlo. Il punto di discordia è duplice: per quanto riguarda la Svezia, la Turchia denuncia il loro appoggio al PKK, movimento politico-militare considerato di matrice terroristica e che la stessa Svezia considera tale, nonostante abbia diverse volte aiutato alcuni esponenti dando loro asilo politico; la seconda motivazione riguarda entrambe le nazioni scandinave e la diatriba risale al 2019, quando entrambi i paesi negarono la vendita di armi alla Turchia che stava invadendo la Siria. Da qui, la Turchia affermò che mai avrebbe avallato l'ingresso nella NATO a chi ha imposto loro tale divieto. Ancora non è chiaro quale sarà la decisione della Turchia, ma è indubbio che un ritardo sul processo di adesione potrebbe diventare un problema per Finlandia e Svezia, in questo momento vulnerabili anche per aver scatenato la rabbia della Russia con questa richiesta.

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