L'influenza aviaria è in Italia
12 febbraio 2006
Dopo aver colpito molti Paesi europei, il virus dei polli è finalmente giunto in Italia, a causa dell'ondata di freddo pungente proveniente dai Balcani, che ha spinto i flussi migratori a spostarsi verso sud, verso l'Italia. I casi di influenza aviaria sono 21, ed hanno colpito dei cigni: per 5 di questi casi, i test hanno riscontrato la presenza del virus H5N1, il virus più patogeno. I rinvenimenti sono avvenuti in Puglia, Calabria e Sicilia.
Sono immediatamenti scattati i provvedimenti previsti dal governo in caso di epidemia, a cominciare dalle ASL, che dovranno verificare tutti gli allevamenti di pollame nel raggio di dieci chilometri dai luoghi di ritrovamenti del pollame infetto. Gli esperti rassicurano che non c'è motivo di fare allarmismi: i cigni erano selvatici, non sono venuti a contatto con l'uomo né con pollame domestico, le carni sono sicure perché sottoposte a rigidi controlli.
A Roma l'unità di crisi è già stata attivata, mentre il sindaco della città di Manduria, in Puglia, ha già emanato ordinanze di protezione che ricalcano quelle del ministero della salute, mentre sono in corso riunioni nelle prefetture delle provincie colpite. Intanto si stanno svolgendo accertamenti su un altro cigno morto trovato in Abruzzo.
Fonti
- «L'aviaria ha colpito l'Italia, Storace: "Nessun allarmismo"» – la Repubblica, 11 febbraio 2006.
- «Federfarma della Provincia di Teramo: Influenza aviaria, conosciamola meglio e cosa rispondere.» – Redazione www.AbruzzoinTV.it, 28 marzo 2006.
- «Video di 18 minuti con il quale la Federfarma della Provincia di Teramo cerca di dare una risposta alle problematiche relative all'Influenza Aviaria» – Redazione www.AbruzzoinTV.it, 28 marzo 2006.