L'acqua dei fiumi come nuova frontiera dell'energia sostenibile

venerdì 27 febbraio 2009

Energia a gradiente salino
W1 : acqua dolce
W2 : acqua salata
M : membrana
O : processo osmotico
P : pressione risultante

In un periodo in cui si parla molto di nuove fonti di energia rinnovabile ed ecosostenibile ecco che arriva dalla Norvegia una nuova frontiera, finora inutilizzata, di sviluppo dell'ambiente in chiave energetica.

Si tratta di uno sfruttamento della diversa salinità tra le acque dei fiumi e quella dei mari nel momento in cui i primi si gettano nei secondi.

Un'azienda norvegese sta lavorando alla costruzione di una grande centrale elettrica in grado di trasformare l'energia a gradiente salino, sfruttando l'energia osmotica del flusso spontaneo dell'acqua da una soluzione a concentrazione minore (acqua dolce) verso una a concentrazione maggiore (acqua salata).

Gli studiosi di questo tipo di progetto ritengono che applicando tale tecnologia (denominata "Blue Energy"), ad esempio alla foce di un grande fiume come il Reno, si potrebbe ricavare 1 gigawatt di elettricità, una potenza in grado di alimentare 650mila abitazioni.

Potenzialmente si potrebbe estendere questo sistema anche a bacini più estesi, come quelli del Mississippi e del Gange, arrivando a fornire fino al 7 per cento dell'intero fabbisogno energetico del pianeta.