L'Annunziata attacca, Berlusconi se ne va

12 marzo 2006

Bandiera italiana
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Il premier Silvio Berlusconi

L'intervista fra il premier Silvio Berlusconi e la giornalista Lucia Annunziata, già presidentessa della RAI, è finita con l'abbandono polemico dello studio da parte del leader di Forza Italia.

Già all'inizio l'intervista aveva assunto caratteri molto forti, nella fattispecie l'Annunziata ha subito affrontato il premier Berlusconi proponendo domande acute e pretendendo risposte concrete. Il premier ha più volte tentato di rispondere, ma, dimostrando di non essere abituato ad un confronto giornalistico così acceso, non è riuscito a soddisfare le richieste della giornalista.

Lucia Annunziata ha tentato di approfondire la questione sullo Stato dell'economia italiana e tentato di introdurre le critiche che il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, ha rivolto alla gestione di centrodestra.

Il presidente ha risposto, ma in modo non abbastanza convincente da convincere la giornalista a lasciar cadere le questioni. Il premier ha anche chiesto alla giornalista che gli venisse domandato cosa il centrodestra ha fatto per il Paese, ma, nel momento in cui l'Annunziata ha opposto il proprio rifiuto, il premier l'ha apostrofata come violenta, e minacciando di voler abbandonare lo studio. La donna ha immediatamente chiesto a Berlusconi di ritirare le proprie parole, ma il premier, per tutta risposta, si è alzato, ha stretto la mano alla giornalista e ha abbandonato lo studio.

Il centrodestra ha immediatamente fatto quadrato attorno al proprio leader: Gianfranco Fini, che insieme a Pier Ferdinando Casini, aveva già affrontato le domande pungenti di Lucia Annunziata ha detto che il giornalista non deve essere il megafono del politico, ma neppure voce dell'opposizione. Anche Roberto Calderoli, ex-ministro della Lega Nord, ha plaudito il gesto del premier, invitando Berlusconi a disertare anche l'impegno di martedì con Romano Prodi. Bonaiuti ha inoltre richiamato i giornalisti al rispetto della par condicio, che non deve valere solo per i politici.

Di tutt'altro avviso Romano Prodi, che la prende con ironia: "Speriamo non se ne vada anche martedì", mentre Piero Fassino ha ricordato a Berlusconi che il vero politico deve essere sempre pronto al contraddittorio. Gli fa eco Lusetti, de la Margherita, che auspica la fine delle interviste in ginocchio.

Controcorrente il giudizio di Marco Travaglio, che invece giudica che la polemica di Berlusconi regge il gioco della Casa delle Libertà, che ha buon gioco nel mostrare agli italiani il proprio leader come una vittima del sistema. L'affermazione di Travaglio sembra trovare conferma anche nelle parole che lo stesso Berlusconi avrebbe detto dopo la trasmissione ("Questa uscita di scena ci fa gioco"), avendo previsto che la discussione con l'Annunziata sarebbe presto degenerata.

Fonti