L'Afghanistan nel sangue: 80 morti nell'attentato più sanguinoso dal 2001

domenica 17 febbraio 2008

Sanguinoso attentato in Afghanistan, nei pressi di Kandahar. L'attentatore si è fatto esplodere mentre una folla di centinaia di persone assisteva, in strada, ad un combattimento tra cani, consuetudine nella zona di Arghandab, nota fino ad oggi per essere un ritrovo tranquillo per le famiglie, che vi si recavano nei giorni di festa.

Il bilancio, ancora provvisorio, parla di almeno 80 morti e un centinaio di feriti, bilancio che con molta probabilità sarà destinato ad aggravarsi, poiché molti feriti si troverebbero in condizioni gravissime. Il governatore della zona, Asadullah Khalid, fornendo una stima delle vittime dell'attacco, ha precisato che l'attentatore apparteneva al gruppo dei «Taliban, nemici dell'Afghanistan», per poi aggiungere: «60 cadaveri sono stati portati in un ospedale civile e altri venti in altre cliniche", mentre sono molte altre le persone rimaste ferite. "Non abbiamo ancora un bilancio preciso proprio perché le persone colpite sono state portate in varie strutture sanitarie».

Molti testimoni hanno riferito che l'esplosione si è verificata subito dopo l'inizio del combattimento delle bestie, e che ha lasciato a terra decine di cadaveri, oltre alla carcassa di un cane.

L'attentato di oggi è il più grave della storia del paese asiatico dal 2001, e supera per gravità il bilancio di un altro, avvenuto lo scorso novembre a Baghlan, con poco meno di 80 morti.

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